In questi giorni è stata avviata la “conferenza dei servizi” sull’ennesimo “porticciolo” da collocare a Nord, alla Frasca, ultimo tratto di costa sopravvissuto. Oltre un decennio fa, il “Riva di Traiano” a Sud, fu giustificato dal miraggio dello sviluppo turistico(sic!). Oggi dal “diritto” dei possessori di barche ad avere un approdo. Ieri come oggi gli oppositori sono criminalizzati. Nessuno che vede il paradosso: l’estrema esiguità della costa civitavecchiese rimasta libera, visto che in gran parte è soggetta a servitù di vario genere. Se l’attuale minoranza di diportisti diventasse maggioranza e tutti rivendicassero il diritto al posto barca faremmo un unica banchina dal confine con Santa Marinella fino a quello con Tarquinia? E così, per paradossi successivi, l’intera Italia? Quando si fermerà questa insana corsa alla distruzione dei beni naturali? Purtroppo imperversa la cultura del fare e qualsiasi obiezione viene bollata come “disfattista”. Si spandono tonnellate di sonnifero pur di evitare il risveglio del popolo bue, per cui nessuno che provi a far rispettare il divieto di balneazione posto alla Marina ed al Pirgo, mentre si danno in concessione gli arenili (solo per fare “bagni” di sole?). Pensate cosa succederebbe se qualcuno applicasse la legge: i civitavecchiesi scoprirebbero di non avere l’accesso al mare, l’incognita “Fogne” e scarichi vari. I poveri cristi dei semplici bagnanti sono ormai costretti o ad emigrare in altri Comuni o ad accontentarsi di piccoli fazzoletti di costa lasciati nell’incuria più completa. Per esempio, qualcuno, provi a fare un sopralluogo al Marangone (tratto di Civitavecchia): il piazzale, capolinea storico dei bus urbani, pieno di buche e mai asfaltato, sporcizia ed erbacce nello spiazzo prospicente la costa (utile per il parcheggio delle auto), ciottoli non spianati (come sul tratto di Santa Marinella), assenza di portarifiuti. Così è tutelato il diritto di tutti alla balneazione. Sarebbe una rivoluzione se al posto della cultura del “fare” sorgesse quella del: controllare, conservare, mantenere, curare, forse ci sarebbero meno appalti.
Manlio Luciani

