Società
2 Novembre 2011
A scuola di legalità grazie alla Fondazione Cariciv

CIVITAVECCHIA – Un progetto modulato in tre anni, che vuole portare la legalità all’interno delle scuole, soprattutto in un periodo come quello attuale in cui episodi di bullismo, vandalismo, violenza e mancanza di rispetto verso gli altri e verso il patrimonio comune sono, purtroppo, all’ordine del giorno. È nato così “Educazione alla legalità, sicurezza e giustizia sociale”, finanziato dalla Fondazione cassa di Risparmio di Civitavecchia e promosso dall’Ufficio legalità del Pincio e dall’assessorato alla Pubblica Istruzioni, coordinati entrambi dall’assessore Gino Vinaccia. Il progetto è rivolto, per quest’anno, a circa 150 studenti delle terze medie dell’istituto comprensivo “G. Manzi” ed è finalizzato alla promozione di incontri incentrati alla salvaguardia delle regole del vivere comune, dei valori del rispetto, della legalità e della tolleranza. “Continuiamo a registrare troppo spesso atti di inciviltà e di mancato rispetto delle regole – ha spiegato l’assessore Vinaccia – in collaborazione con la scuola, quindi, e approfittando della sensibilità della Fondazione Ca.Ri.Civ., che non si tira mai indietro per simili iniziative, abbiamo deciso di promuovere questo progetto, avvicinando i ragazzi a riscoprire i valori profondi del vivere quotidiano, suscitando al tempo stesso attenzione e curiosità attraverso un programma articolato”. Si parte venerdì prossimo con una serie di sei incontri con professionisti e specialisti, per poi concludere il progetto con due uscite presso “Mondo Nuovo” e “Il Ponte”, due comunità cittadine che si occupano del recupero di giovani. Due incontri importanti, questi ultimi, per mettere gli alunni della Manzi direttamente di fronte ai problemi, al loro modo di affrontarli, al saper rinascere e reimpostare la propria vita. “Siamo ben felici di sostenere questo progetto – ha aggiunto il presidente della Fondazione Ca.Ri.Ci. Vincenzo Cacciaglia – inizialmente aveva un costo parecchio alto, così abbiamo deciso di procedere per moduli, toccando in tre anni tutte le scuole medie della città. Chissà che un domani non si possa estendere anche agli altri comuni del territorio di nostra competenza. Iniziative come queste, infatti, assumono una valenza maggiore se inserite in una realtà, come quella attuale, difficile dal punto di vista proprio dei valori tra i nostri ragazzi. In questo caso noi, così come l’assessore Vinaccia abbiamo mostrato la nostra appartenenza alla città. Con la scuola, in questo caso l’istituto comprensivo Manzi, che ha risposto immediatamente all’appello”. È stata proprio la dirigente scolastica Nandina Ambrogi a ringraziare Comune e Fondazione per l’opportunità concessa agli studenti, ricordando l’importanza della prevenzione per evitare possibili atteggiamenti deviati in futuro. “Quella su cui andremo ad operare – ha aggiunto – è una fascia di età, tra i 13 e i 14 anni, in cui ancora si riesce a lavorare bene per indicare le regole da rispettare e i comportamenti da evitare”. Come hanno poi spiegato le due dirigenti dell’Ufficio legalità e pubblica istruzione, Gabriella Brullini e Annalisa Marconi, gli incontri verteranno su legalità informatica, per il corretto uso del computer, di internet o del telefono cellulare, la sicurezza stradale, l’educazione alla pace e la gestione dei conflitti e l’educazione interculturale. “Abbiamo un obbligo morale – hanno sottolineato i promotori del progetto – di depositare un seme importante nelle generazioni più giovani”.