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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Agraria, il rifugio Spinicci alla cooperativa Alice

    TARQUINIA – “Grande soddisfazione”. Con queste parole l’assessore al servizio Tecnico dell’Università Agraria di Tarquinia, Armando Palmini, commenta l’esito dei bandi pubblicati dall’Università Agraria di Tarquinia, rivolti alla cooperazione sociale per l’aggiudicazione di casali di proprietà dell’Ente da tempo in disuso.  “La risposta delle cooperative sociali è stata attenta e profonda, le idee proposte davvero interessanti – sostiene Palmini – Dimostrata la professionalità delle realtà che rappresentano la cooperazione a Tarquinia, vinta la scommessa dell’Università Agraria di Tarquinia per un bando pubblico condiviso, che ha messo tutti alla pari aprendo al confronto. Il rifugio di Spinicci è stato aggiudicato alla Cooperativa Alice: intenzione del progetto uscito vincitore è quello di rendere la struttura funzionale all’area già concessa al centro Capotorti a sostegno di disabili e campi estivi. Un impegno pluriennale, votato dal consiglio di amministrazione dell’Università Agraria che impegna, in un rapporto solidale, l’Ente e la Cooperativa Alice”. “Esprimo apprezzamento – commenta Palmini – per la solidità e la capacità progettuale della Cooperativa Alice, una realtà storica e seria che ha dato tanto alla nostra collettività, in un ambito che intende valorizzare le aree già utilizzate a fini sociali in località Spinicci, proseguendo e consolidando le scelte già operate in passato dall’Ente”. In corso di definizione, invece, la proposta della Cooperativa FuoriCentro riferita al Casale dell’Ancarano che sta avendo nuovo impulso grazie alla risoluzione della controversia con Monte Romano. “Una proposta legata all’universo del Biologico e dei prodotti tipici – continua Palmini – coerente con gli obbiettivi espressi dall’amministrazione dell’Ente, che dà continuità alla meritoria opera della Fuori Centro e del suo punto vendita appena aperto a Tarquinia”. “Liberi altri due casali – spiega Palmini – che sono ad oggi immobili da recuperare. In un’ottica di collaborazione, stiamo guardando alla possibilità di replicare un bando pubblico rivolto ai privati e al mondo delle associazioni, legando ancora una volta l’idea progettuale al vantaggio economico e patrimoniale dell’Ente. Proposte interessanti che guardano al mondo della cooperazione sociale sono giunte anche in riferimento alla ripartizione delle terre appena rientrate dal contenzioso di Monte Romano. Una conferma – conclude Palmini – che la filosofia e le scelte compiute dall’Università Agraria di Tarquinia ha permeato il terreno fertile delle Cooperative Sociali. Fuori da una logica speculativa siamo riusciti a concretizzare un obbiettivo inserito nel nostro programma elettorale, ponendo le basi per il recupero del patrimonio dell’Università Agraria di Tarquinia”.