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    Amministrazione
    2 Novembre 2011
    Agraria, mozione di sfiducia per Barlafante

    CIVITAVECCHIA – Non è caduto nel vuoto l’ennesimo ultimatum di Alvaro Balloni alla maggioranza, dopo il botta e risposta con Alessio Romagnuolo sulla gestione di Etm. Quel suo «non bisogna essere sicuri dei numeri» indirizzato alla maggioranza ha indotto il sindaco Moscherini a replicare prontamente, affidando la risposta ai suoi sostenitori in seno all’Associazione Agraria. Proprio ieri sera, durante l’ultima riunione del cda dell’ente, il presidente Franco Barlafante ha incassato il dissenso della maggioranza, che ha preso le distanze dalla linea del numero uno, proprio sul secondo punto all’ordine del giorno. Barlafante infatti, contrario alla legittimazione dei terreni concessi ai soci, ha presentato un odg in opposizione ai progetti di legittimazione redatti dal perito demaniale (nove progetti per n totale di quattordici ditte). All’atto della votazione però qualcosa non è andata per il verso giusto e ben cinque membri di maggioranza (Stefano Godani, Daniele De Paolis, Giuseppe Berardozzi, Romano Angeloni e Roberto Passerini) hanno votato contro. Sergio Pontani della maggioranza si è astenuto, insieme ai tre dell’opposizione Alberto Volpi, Mirko Cerrone e Menotti Demichelis. Un segnale chiaro, rivolto più a Balloni che a Barlafante, che dal canto suo ha contribuito ad inasprire i toni di una seduta partita con il piede sbagliato. Approvato all’unanimità – come previsto dal cda – l’autorizzazione al notaio a procedere alla rettifica dell’atto di affrancazione della ditta Mario Galli, mentre i veri problemi sono sorti sulle comunicazioni del presidente. Notevole peso hanno avuto gli attacchi di Mario Fiorentini sul bilancio dell’Associazione Agraria e considerato che al primo punto delle comunicazioni c’erano proprio ‘‘le affermazioni apparse su organi di stampa da parte del socio Fiorentini Mario’’ e che il consigliere comunale del Pdl era tra l’altro presente durante i lavori del cda. Barlafante ha deciso di non proseguire, abbandonando la seduta senza neppure attendere il verbale del segretario. La minoranza ha preso la palla al balzo e ieri mattina ha presentato una mozione di sfiducia nei confronti del presidente Franco Barlafante. ‘‘I sottoscritti Volpi Alberto e Demichelis Menotti – si legge nell’atto protocollato all’Agraria – consiglieri della suddetta associazione, alla luce del comportamento del presidente verso l’assemblea: non ha terminato l’ordine del giorno senza mettere a votazione tale decisione con un gesto di massima maleducazione e mancanza di rispetto verso l’istituzione stessa, vista la votazione del Cda del 2 novembre 2010 al punto 2 in cui la maggioranza ha di fatto sfiduciato il presidente votando compatta contro la sua dichiarazione di voto, vista l’immobilità dell’ente sualla realizzazione del programma, visto che non esistono agli atti documenti di programmazione politica-economica, vista la difficoltà estrema all’accesso degli atti sia da parte dei consiglieri che dei soci determinata dal non intervento del presidente, propongono di discutere in sede di consiglio la sfiducia al presidente Barlafante Franco per i motivi suindicati’’. Probabilmente tutto finirà in una bolla di sapone, ammesso che il Polo Civico decida di rientrare nei ranghi, tornando a lusingare il primo cittadino sugli atti del consiglio comunale e della giunta. In caso contrario le distanze tra Balloni e Moscherini potrebbero aumentare magari con la conclusione dell’esperienza di Barlafante alla guida dell’Agraria, a soli diciotto mesi dalla sua elezione.