CIVITAVECCHIA – Adesso il problema si chiama «insufficiente comunicazione tra il presidente e l’assessorato competente per materia». Questa le parole con le quali il presidente dell’Agraria, Franco Barlafante, ha liquidato il terremoto interno all’associazione, scaturito dallo strappo della maggioranza dal numero uno dell’ente sulla legittimazione dei terreni, dopo il distinguo del Polo civico (del quale Barlafante fa parte, ndr) sulla politica dell’amministrazione comunale riguardante il futuro di Etm e la polemica con l’amministratore della municipalizzata, Alessio Romagnuolo. La minaccia di dimissioni arrivata da Franco Barlafante, il successivo azzeramento delle deleghe in seno all’Agraria, la richiesta fatta senza mezzi termini agli assessori per obbligarli ad alzare i tacchi, sono tutte cose delle quali non c’è più traccia. Almeno così sembra, leggendo la nota di Barlafante: «Il presidente ha riunito tutta la sua maggioranza allo scopo di analizzare la vitalità della stessa – fa sapere – la discussione che si è generata ha coinvolto tutti i membri della coalizione che hanno ribadito all’unisono la propria compattezza e rinnovato la stima e la fiducia nei confronti del presidente». Stima e fiducia, due sostantivi difficilmente accostabili alla serie di dichiarazioni registrate nelle scorse settimane dalla stampa sulla vicenda dell’Agraria. Tuttavia, chiarito il mistero sulla votazione non univoca nel corso dell’ultimo consiglio, Barlafante fa sapere che «dopo l’ampia discussione è stato dipanato ogni dubbio: «È confermato l’intendimento generale – spiega – di proseguire l’azione per il raggiungimento degli impegni programmatici». Parole che preannunciano il trionfo della coerenza: «Il presidente Barlafante – si legge nella nota – verificata la graniticità degli obiettivi e degli intendimenti ha preannunciato l’immediato ripristino degli incarichi precedentemente sospesi». Chi si aspettava anche il ‘‘bacio accademico’’ è sicuramente rimasto deluso, costretto a meditare sul significato delle parole stima e fiducia. Dopo i fatti dell’Agraria alcuni termini inseriti nei dizionari sono sicuramente da rivedere.