di VIVIANA SERRA
CIVITAVECCHIA – “Dalle edicole sacre alle cappelle votive” il bisogno di spiritualità e di comprensione delle tradizioni. Non è un insolito itinerario alla scoperta delle tante immagini votive del comprensorio, ma il frutto di una espressione tra le più significative della devozione popolare. È infatti questo il filo conduttore del libro “Posuerunt me custodem. Cappelline ed edicole sacre tra il mare ed i monti della Tolfa”. Il libro è stato finanziato dalla Fondazione Ca.Ri.Civ. è ed il frutto di un’intensa attività di studio e ricerca della professoressa Maria Teresa Serafini. «Le edicole sono legate alla loro religiosità popolare, e intrattengono un rapporto con le persone ed il territorio, costituendo un importante vincolo di coesione sociale, culturale e religiosa – ha spiegato la professoressa Serafini – dal punto di vista architettonico ed artistico, le edicole votive contribuiscono a ripristinare il rapporto tra il cittadino e la sua città nella storia antica e moderna». Il libro “Posuerunt me custodem. Cappelline ed edicole sacre tra mare e monti della Tolfa”, vanta anche i patrocini dei Comuni di Civitavecchia, Allumiere, Tolfa e della Provincia di Roma. Soddisfatto per l’iniziativa culturale e religiosa il sindaco di Tolfa Alessandro Battilocchio. «È importante recuperare attraverso un’accurata indagine storiografica – ha infatti precisato il primo cittadino collinare – il patrimonio di credenze, riti, gesti e immagini di carattere religioso». «La Fondazione Ca.Ri.Civ. ha aderito a pubblicare il libro “Posuerunt me custodem” perché è sempre attenta alla conservazione della storia e delle tradizioni – ha spiegato il presidente della Fondazione Ca.Ri.Civ. Vincenzo Cacciaglia – queste iniziative, per le nuove generazioni, possono essere motivo di conoscenza delle tradizioni e riferimento di periodi storici. Inoltre la Fondazione Ca.Ri.Civ. sarà promotrice nel provvedere a consegnare una copia del testo nelle scuole per renderle fruibili ai giovani».

