Cronaca
2 Novembre 2011
Anche Ladispoli si mobilita contro il nucleare

LADISPOLI – Mobilitazione in corso per la costituzione di un ‘‘Comitato referendario’’ in vista della scadenza del 12 e 13 maggio. È l’idea avanzata dal Circolo del Pd di Ladispoli «in prima linea per questa battaglia civile che coinvolge il nucleare, l’acqua pubblica e il legittimo impedimento». A dichiararlo sono i responsabili dell’ufficio comunicazione dello stesso partito ladispolano, Silvia Marongiu e Carla Zironi: «Col monito della catastrofe giapponese ancora drammaticamente in atto, la scelta energetica per gli anni a venire non può non andare a senso unico, nella logica del business delle lobbies del reattore, semmai al contrario valutando seriamente le fonti alternative capaci di soddisfare il fabbisogno e di creare economicamente labour intensive». E già si avanzano delle proposte alternative alla costruzione e all’insediamento nel territorio italiano di centrali nucleari: «C’è un progetto a firma del nobel Rubbia di un impianto solare a specchi da installare in Nord Africa con trasporto dell’energia mediante cavi sottomarini». Con 400 centrali alimentate dall’uranio «inducono ad un ripensamento collettivo», hanno affermato gli esponenti del Pd ladispolano. «L’immane tragedia che ha sconvolto il Giappone, già segnato da Hiroshima e Nagasaky, – hanno continuato – ci impone ancora una volta e con forza una presa di coscienza non solo per noi ma per chi ci succederà. Non si tratta di fare i menagrami ma, come diceva l’intellettuale André Malraux ‘‘pessimismo attivo’’: conoscenza, consapevolezza e prudenza. E poi – concludono – non è vero che siamo visceralmente contro il nucleare: Quello che amiamo è il Sole!».

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