CIVITAVECCHIA – Da ieri sera la voce si era fatta di ora in ora più insistente: “L’Autorità Portuale sta per essere commisariata”. Poco dopo le 13 Molo Vespucci ha emesso il seguente comunicato, per chiarire cosa stia realmente accadendo. “Il Ministero delle Infrastrutture – si legge nella nota – ha comunicato al Presidente dell’Autorità Portuale l’avvio del procedimento amministrativo finalizzato alla verifica della regolarità di alcuni aspetti della gestione dell’ente, già oggetto di precedente ispezione del Ministero dell’Economia. Ciò anche al fine di consentire al Presidente di presentare le proprie controdeduzioni. Contemporaneamente, la direzione generale del Ministero ha inviato all’ente una lettera in cui si prende atto delle risposte a suo tempo fornite in merito a precedenti rilievi risultati dalla medesima ispezione. Rispetto alla documentazione trasmessa, il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture ha ribadito le proprie perplessità soltanto in ordine al comando di due autisti dalla Regione Lazio”.
Contestualmente, è intervenuto anche il Presidente Ciani: “Ritengo – dichiara il presidente dell’Autorità Portuale Fabio Ciani – che non sussistano in alcun modo i presupposti per il commissariamento dell’ente, previsti ed elencati dalla legge 84/94, avendo fornito tempestiva risposta ai rilievi mossi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in seguito all’ispezione del Ministero dell’Economia. Peraltro, non sono a conoscenza dell’apertura, né ovviamente tanto meno di alcun pronunciamento in merito, di un processo di conto da parte della Corte dei Conti, unico organo deputato a stabilire l’esistenza di eventuali danni erariali. Quindi, nei prossimi giorni sarà data nuovamente puntuale risposta a ciascuna delle questioni poste dal Ministero, mentre per quanto riguarda la vicenda degli autisti, pur essendo convinto della correttezza del mio operato e di quello degli uffici, confortato da una archiviazione che ha sancito l’insussistenza di risvolti penali, oltre che da un parere pro veritate e da sentenze della giustizia amministrativa sull’istituto del comando, è mia intenzione, onde evitare ogni possibile inutile contrapposizione di carattere istituzionale, sospendere il comando, nelle more dell’approvazione della variazione della pianta organica dell’ente da parte del Comitato Portuale, in cui sarà formalizzata la necessità di avere a disposizione altri due autisti”.
Insomma, stavolta, rispetto al passato, la partita che deciderà se Ciani rimarrà o meno finio alla scadenza naturale del mandato, a luglio 2011, è iniziata per davvero, e gli esiti sono quantomai incerti.

