CIVITAVECCHIA – E’ stato siglato questa mattina tra l’Authority e il Corpo Forestale dello Stato un protocollo d’intesa per una reciproca e fattiva cooperazione, che preveda anche la nascita di una sede all’interno dell’area portuale, per lo svolgimento dei compiti propri d’istituto del Corpo Forestale dello Stato e in particolare per il controllo sulla commercializzazione di specie protette dalla Convenzione di Washington (C.I.T.E.S.), per sul controllo del traffico illecito dei rifiuti. Il documento è stato sottoscritto dal presidente di Molo Vespucci Fabio Ciani e dal primo dirigente Donato Monaco, comandante Provinciale del Corpo Forestale dello Stato. Il protocollo si pone come obiettivo fondamentale e principale quello di garantire al Corpo Forestale dello Stato il pieno svolgimento di tutti i compiti istituzionali concernenti e connessi anche con il controllo del commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione. Queste attività avverranno anche nell’ottica di una fattiva collaborazione interistituzionale tra il Corpo Forestale dello Stato, Comando Provinciale di Roma, e l’Autorità Portuale, al fine di ottimizzare e supportare, attraverso la loro piena e corretta esecuzione, tutti quei servizi portuali ad essi collegati e da rendere all’utenza portuale. “Ringrazio il Comandante Manaco per aver scelto il porto di Civitavecchia – spiega Fabio Ciani – quale luogo dove dare seguito al lavoro svolto dal servizio C.I.T.E.S. Questo protocollo d’intesa permetterà al nostro scalo di dotarsi di un nuovo servizio e di avvalersi della collaborazione del Corpo forestale dello Stato per garantire e assicurare, ulteriormente, l’accertamento merceologico, la verifica documentale e l’analisi della movimentazione commerciale, nonché l’accertamento e il riscontro di illeciti”. Soddisfazione espressa anche dal Comandante Provinciale del Corpo Forestale dello Stato che ha sottolineato l’importanza della collaborazione con l’Autorità Portuale e il porto di Civitavecchia. La Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione, denominata in sigla C.I.T.E.S., è nata dall’esigenza di controllare il commercio degli animali e delle piante (vivi, morti o parti e prodotti derivati), in quanto lo sfruttamento commerciale è, assieme alla distruzione degli ambienti naturali nei quali vivono, una delle principali cause dell’estinzione e rarefazione in natura di numerose specie. La C.I.T.E.S., che è compresa nelle attività del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP), è entrata in vigore in Italia nel 1980 ed è attualmente applicata da oltre 170 Stati.
Porto
2 Novembre 2011
Authority, attivata la collaborazione con la Forestale


