CIVITAVECCHIA – «Una procedura anomala». Così il presidente dell’Autorità Portuale Fabio Ciani commenta l’attuale situazione in riferimento ad un eventuale commissariamento il cui iter ancora è aperto. Non è infatti arrivata alcuna comunicazione da parte del ministro Matteoli su una possibile notifica del decreto di commissariamento oppure sull’eventuale archiviazione, anche se la decisione sarebbe attesa ormai ad ore. «Il 19 ottobre scorso – ha spiegato il numero uno di Molo Vespucci – abbiamo inviato le nostre ultime osservazioni. Sono trascorsi oltre 20 giorni e ancora non è stato notificato nulla: evidentemente da parte del Gabinetto del Ministro c’è un’attenzione particolare nel voler approfondire tutto il materiale a disposizione. Oltre al fatto che, dopo un anno e mezzo dalle prime contestazioni, formulate sui famosi 12 punti, ce ne vengono riproposte altre ancora sugli stessi punti, dicei dei quali avevamo già risolto». Sulla questione relativa invece alla decisione del Tar sul ricorso presentato tre anni fa dall’attuale sindaco Moscherini, discusso la scorsa settimana, il presidente Ciani si è detto comunque tranquillo. «non credo – ha aggiunto – che possa essere influente in questo senso». L’unica cosa che spera è che «in un senso o nell’altro la questione si risolva rapidamente, perché – ha ribadito – una situazione di incertezza come quella attuale non aiuta la normale gestione dell’Autorità Portuale sia nei rapporti interni con dirigenti, funzionari e lavoratori, sia soprattutto nelle trattative e nei rapporto con operatori portuali, imprese e società che magari avrebbero intenzione di investire ma non trovano al momento un interlocutore credibile». Al di là comunque del commissariamento o meno del porto, ci sono delle questioni prioritarie per lo scalo, evidenziate proprio dal presidente Ciani. «Innanzitutto – ha spiegato – stiamo elaborando il nuovo piano operativo triennale, un importante strumento per il futuro del porto. In questo senso è essenziale tutta l’impostazione del lavoro per il prossimo anno; nei giorni scorsi, ad esempio, mi sono incontrato con i responsabili del terminal crociere che hanno esposto i problemi relativi all’antemurale non più sufficiente, alla necessità di nuove banchine al terminal. Come dovrà essere definita la situazione anche per quel che riguarda il terminal container, focalizzandoci sulla nuova concessione, sulla risoluzione della gestione passata sulla quale pende un ricorso. Insomma è un momento delicato per impostare il futuro e costruire un progetto solido per battere la concorrenza. Ci siamo chiesti, ad esempio, perché i lavori per il completamento dell’autostrada Civitavecchia-Livorno partano da Livorno e non da Civitavecchia? Perché occorre sempre quella sinergia tra Autorità Portuali e istituzioni locali per avere un peso diverso ed una maggiore credibilità».
Porto
2 Novembre 2011
Authority, tutto tace ancora al Ministero

