CIVITAVECCHIA – “L’obiettivo dei gruppi di pressione esterni ed interni al partito è stato raggiunto: eliminare Balloni dalla competizione elettorale per renderlo più debole in vista delle prossime consultazioni comunali, e lasciare così campo libero alle varie lobby politico-affaristiche”. È questa la spiegazione che lo stesso esponente locale dell’Italia dei Valori avanza all’indomani della propria esclusione dalla lista per le prossime elezioni regionali. E lo fa in una lunga lettera, indirizzata al presidente del partito Antonio Di Pietro, piena di amarezza e delusione. “Mi aspetterei, nel frattempo, un atto di coerenza da parte dei vertici d’IdV e da parte di Di Pietro rispetto alle scelta di esclusione dalle liste, cioè quella dell’espulsione dal partito dell’IdV – ha spiegato Balloni – e questa volta con una motivazione credibile, se possibile. Questo mi solleverebbe dal compito di dover essere io stesso a presentare le dimissioni da un partito dove decidono i non iscritti e gli esterni (De Magistris e Zipponi?) ma non i tesserati”. La fine della storia tra Balloni e il partito è ormai alla conclusione e lo si era capito già da giorni, con l’esponente locale che si dice quantomeno stupito per come sono andate le cose negli ultimi giorni quando, a campagna elettorale ormai avviata, gli è stata revocata la candidatura. “Qui sono stati mortificati i valori ed esaltati soltanto gli interessi di parte – ha spiegato – colore politico e appartenenza partitica hanno prevalso sulla tutela degli interessi più generali della collettività. Sia io che gli altri componenti del circolo cittadino abbiamo sempre privilegiato e curato gli interessi e le aspettative dei cittadini, anteponendole agli interessi e alle aspettative del partito. I quali vertici hanno sempre saputo delle nostre posizioni: quelle stesse posizioni che ci hanno consentito di “trascinare” un partito, con percentuali elettorali prima irrilevanti, sino all’8%”. Motivi, questi, che hanno spinto Balloni ad attaccare lo stesso partito, “uno dei tanti – ha aggiunto – del panorama politico italiano: roba da supermercato”. Anzi, per sostenere le proprie tesi, Balloni ha ricordato di non ricoprire la carica di assessore al Comune di Civitavecchia, di non essere mai stato sindaco, costruendo quindi la “propria credibilità con il lavoro e non con il potere derivante da incarichi di governo”.
Politica
2 Novembre 2011
Balloni-IdV: verso l'addio

