CIVITAVECCHIA – L’Atletico Sacchetti ha emesso un comunicato stampa in merito alla gara di campionato con il Valle dei Casali che è stata sospesa al 10° minuto della ripresa. La società gialloblù vuole spiegare l’accaduto e chiarire la propria posizione in merito alla decisione dell’arbitro di non continuare la gara e sulle possibili conseguenza che tale affrettata decisione può avere sul proseguo della stagione. Questa la versione dell’Atletico: «Sul risultato di 2-1 per l’Atletico Sacchetti il giocatore Valerio Cuomo, espulso con un cartellino rosso diretto dal direttore di gara, aveva una reazione intenzionalmente violenta verso lo stesso e tentava di colpirlo con un calcio. C’è da precisare, però, che la violenza non veniva consumata poiché era pronto l’intervento dei giocatori dell’Atletico e dell’allenatore Fabrizio Nunzi che allontanavano il giocatore dal direttore di gara, Quest’ultimo veniva solamente sfiorato alla mano con l’unica conseguenza che il fischietto gli cadeva dalle mani. La situazione tornava subito alla normalità, Cuomo usciva dal campo e le due squadre erano pronte a riprendere il match. Ma l’arbitro emetteva il triplice fischi prendendo di sorpresa i due team. Va precisato che poco più tardi, lo stesso direttore di gara, probabilmente pentito di tale sciagurata decisione di sospendere la partita, chiamava i due capitani per riprendere il gioco ma un tesserato del Valle dei Casali qualificatosi come vice presidente, che si trovava all’interno del recinto di gioco nonostante non fosse in lista, impediva alla propria squadra di rientrare in campo. Dopo aver illustrato l’accaduto, l’Asd Atletico Civitavecchia intende dapprima condannare il deplorevole gesto di Valerio Cuomo, verso il quale prenderà provvedimenti. Con questo comunicato non si intende pertanto giustificare il gesto del proprio tesserato, ricordando e rimarcando l’importanza che la società ha sempre dato, ad esempio, al “Premio disciplina”. Allo stesso tempo ritiene la decisione di sospendere la partita assolutamente scellerata e fuori luogo. Probabilmente il giudice sportivo deciderà per la vittoria a tavolino del Valle dei Casali e l’Atletico risulterà così gravemente penalizzato e privato della possibilità di poter provare a vincere il campionato. Come società abbiamo tutelato l’arbitro durante il tentativo di aggressione del nostro tesserato ma a nostra volta non ci sentiamo tutelati dal direttore di gara. C’erano tutte le condizioni per continuare la partita, il clima si era subito normalizzato. Ci chiediamo come può una persona tanto debole caratterialmente (sorvolando sulle carenze tecniche) dirigere gare di un campionato importante come la serie C2? Ed ancora: è giusto che queste debolezze caratteriali dell’arbitro possano concludere la corsa alla promozione dell’Atletico dopo mesi di sacrifici, anche economici? Attendiamo il verdetto del giudice sportivo, sperando che nel referto di gara vengano descritti i fatti così come sono veramente andati nella realtà».
Sport
2 Novembre 2011
CALCIO A 5. L'Atletico Sacchetti: «C’erano le condizioni per continuare l’incontro»

