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    Lettere
    2 Novembre 2011
    Casette di legno, lettera aperta di Patrizio De Felici

    La polemica che divampa intorno alle casette di legno di San Liborio impone una pausa di riflessione. La impone perché stiamo parlando di un’emergenza sociale che riguarda centinaia di famiglie della nostra città. Le famiglie che hanno ricevuto gli alloggi proprio alla vigilia della Santa Pasqua sono sicuramente felici e noi lo siamo per loro. Tuttavia seppur si è data risposta ad alcuni non si è affatto affrontato il problema abitativo della nostra città. Intanto il metodo di assegnazione non è accettabile per nessuno: qualsiasi sia la parte politica a cui appartiene. Andava indetto un bando con regole pubbliche e trasparenti. Invece si è proceduto con un’ordinanza che lascia al sindaco poteri discrezionali. E questo è un metodo antidemocratico che danneggia in primo luogo proprio chi ha bisogno di un tetto sulla testa. Lo danneggia perché lo rende dipendente dal potente di turno e lo fa regredire da cittadino a suddito. In secondo luogo, proporzionalmente Civitavecchia ha il più grande patrimonio abitativo pubblico d’Italia. C’era la possibilità di costruire alloggi in muratura a Torre D’Orlando, per una cubatura di gran lunga superiore delle casette di legno, ma il sindaco lo ha impedito con ogni mezzo per il suo personale tornaconto politico. Quello che sta facendo è scatenare una guerra tra poveri per approfittarne in vista delle prossime elezioni comunali. Proprio a chi ha bisogno noi del PD diciamo: non cadete in questa trappola. In terzo luogo, i costi dell’operazione. Il sindaco afferma che con questa soluzione si risparmieranno 10mila euro al mese in servizi che il Comune forniva agli attuali assegnatari. Intanto sono stati spesi ben 3 milioni di euro per realizzare strutture in legno che lo stesso sindaco e lo stesso assessore alla casa definiscono provvisorie. Un’enormità che sfiora lo spreco di denaro pubblico. E poi chi si occuperà della manutenzione? Quanto costerà al Comune da qui ai prossimi cinque anni? Oppure intende abbandonare al proprio destino quello che pomposamente ha definito il “Villaggio della solidarietà”? Perché è così che finirà. Il problema è che questa amministrazione non ha una politica per la casa. E così crea eventi come le casette di San Liborio per gettare fumo negli occhi. Ben diversa è la politica abitativa di altri comuni. Si pensi a Cerveteri, dove il sindaco Ciogli ha recentemente approvato una delibera a favore di 3.500 cittadini (tra costruzione agevolata e case popolari). Questa è una seria politica abitativa che andrebbe benedetta e dinanzi alla quale le costosissime e provvisorie 40 abitazioni legno del sindaco di Civitavecchia scompaiono miseramente. Un’ultima cosa. Dato che nella polemica alcuni sono andati sul personale per quanto mi riguarda sono figlio di un operaio del porto, vivo del mio lavoro, faccio la vita del pendolare e pago tutti i mesi un mutuo. Come Segretario del PD di Civitavecchia, perciò esponente dell’opposizione, dico a chi ha bisogno di una casa che questa giunta comunale vi sta togliendo la possibilità di averla. Sono disponibile a un incontro con chi ha difeso sulla stampa l’operato del Sindaco per spiegare ancora meglio come questa amministrazione sta fregando le tante famiglie che si trovano nel bisogno di un alloggio. Sfido il Sindaco a un confronto pubblico su questo problema sociale.

    Patrizio De Felici

    Segretario PD Civitavecchia