CIVITAVECCHIA – “Non posso restare spettatrice silente sul caso Facebook “bimbi down”. E’ indecente che in un mondo che pensa di essere civile si crei un “luogo informatico” dove si incita al tiro al bersaglio contro i bambini down. Che vergogna! Vergogna che, chi ha il dovere di vigilare sulla rete, non abbia impedito a 1700 imbecilli di aderire a questa mascalzonata. Vergogna che un genitore non veda e non si renda conto di cosa fa suo figlio. Vergogna che ci sia ancora uno spirito discriminante. Deve essere ricordato che non tutto si può dire o fare su internet. In questo caso siamo nel bel mezzo di un reato bello e buono. Invito le famiglie a vigilare, la scuola a controllare e ai compagni di questi bulli informatici a discostarsi dalle prese di posizione di chi non rispetta il prossimo in alcun modo. Chi è imbecille non deve essere imitato, ma aiutato. Alle famiglie dico che è il momento di affrontare sul serio questo problema, insieme alle insegnanti che quotidianamente operano a stretto contatto con i giovani e le loro problematiche. Ne abbiamo viste tante, ma supereremo anche questo, con il coraggio e la dignità di sempre”.
Annita Cecchi,
Segretaria Scientifica
Associazione “Il Melograno”
Lettere
2 Novembre 2011
Cecchi: "Mille volte vergogna!"

