CIVITAVECCHIA – Mirko Cerrone interviene sull’acquisizione della Caserma De Carolis al patrimonio comunale: «Finalmente si è dato ascolto a quelli che da mesi si spendono (Renda su tutti) circa le enormi potenzialità della città di Civitavecchia nell’ambito del processo federalista – dichiara il consigliere dell’Udc – sono assolutamente soddisfatto che l’amministrazione si sia ispirata a tale proposta». Secondo Cerrone la De Carolis rappresentava una minima parte del ragionamento: «Occorre considerare – spiega – come il Comune possa acquisire e valorizzare anche le altre decine di immobili: ex carcere di via Granari, magazzini Calata Laurenit, decine di appartamenti, stabili corso Centocelle ecc. A questi – prosegue – si possono aggiungere quelli già acquisiti nel recente passato (Fiumaretta) e recuperare quelli a cui incredibilmente si è rinunciato recentemente (Italcementi)». «Il federalismo – prosegue il consigliere – va interpretato come volano di sviluppo. Le proprietà vanno acquisite non certo per metterle al centro di progetti pubblici (improbabili poli universitari ecc.). I beni – dichiara Cerrone – vanno valorizzati e alienati a privati, nell’ambito di un complessivo programma di riqualificazione urbana. Non può essere il Comune a fare l’imprenditore edile – conclude l’esponente dell’Udc – il Comune si deve riappropriare del ruolo di pianificazione e impegnare i privati a realizzare le strutture di cui la città ha bisogno. Così si rimetterà in moto il settore nodale dell’edilizia, senza costi per il Comune».
Politica
2 Novembre 2011
Cerrone: «Oltre alla De Carolis ci sono decine di beni da acquisire»

