CIVITAVECCHIA – Una città, ed un territorio, che non decollano o che, come ha spiegato il responsabile della Federlazio Stefano Cervini, «rischia di essere annientata in tutti i settori». In realtà l’allarme è stato lanciato anche in tempi non sospetti da lavoratori e sindacati; a rilanciarlo è la Cgil che questa mattina, su spinta del segretario Cesare Caiazza e alla presenza del segretario regionale Di Berardino, ha promosso un’assemblea pubblica sui temi della crisi e della diminuzione dell’occupazione nel settore industriale sul territorio, in preparazione anche alla manifestazione di sabato a Roma, per la difesa dei diritti. Protagonista la Fiom, con la segretaria Elsa Bertero che ha tracciato un quadro desolante del comprensorio. «Abbiamo 508 lavoratori in cassa integrazione e 21 aziende che hanno fatto ricorso ad ammortizzatori sociali – ha spiegato – la situazione preoccupante riguarda poi i metalmeccanici, con il passaggio progressivo di Tvn da cantiere a produzione: sono stati indispensabili finora e devono continuare ad esserlo». La stessa Bertero ha poi sottolineato la scarsa sicurezza sui posti di lavoro: diritti e sicurezza, occupazione e crisi sono state parole che si sono intrecciate nel corso dei diversi interventi di ieri. Interventi che hanno messo in luce, chi più chi meno, l’assenza di programmazione e la latitanza delle istituzioni. Il presidente della Cna Ulisse Santi, ad esempio, ha parlato della necessità di spingere su infrastrutture come la Civitavecchia-Orte, su agroalimentare e district park «su cui – ha spiegato – ancora siamo fermi, come sulla nautica. E poi bisogna valorizzare il territorio sul piano turistico proprio per crescere. Occorre fare presto: quello che non serve, in momenti come questi, è l’immobilismo politico ed istituzionale». Sulla stessa scia, se non più radicale, l’intervento di Cervini che sul futuro di Tvn in particolare e sulla questione dell’occupazione nel territorio in generale, ha parlato di scarsa trasparenza, disinteresse totale di istituzioni provinciali e regionali. «Come imprese non siamo mai stati coinvolti nei tavoli ufficiali – ha aggiunto – e alle nostre richieste non è seguito alcun piano: da qui al 2011 c’è solo l’espulsione quotidiana delle aziende da Tvn. Nell’immobilità si andrà verso il disastro». In questo senso Caiazza ha ribadito la volontà dei sindacati, insieme a Cisl e Uil, di proporre la piattaforma di sviluppo votata a fine settembre per cercare una strada comune per rilanciare il territorio e rispondere alla crisi.
Società
2 Novembre 2011
Cgil: «Occupazione, la situazione è critica»

