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    Amministrazione
    2 Novembre 2011
    Chiesa ortodossa, via libera della Giunta

    CIVITAVECCHIA – La Giunta Municipale ha approvato, nella seduta di ieri, l’assegnazione dell’ex Mercato Ortofrutticolo della Borgata Aurelia alla comunità romena per la realizzazione di una Chiesa Ortodossa. L’area in questione è stata individuata dopo una ricognizione effettuata dagli Assessorati al Patrimonio e all’Urbanistica, all’indomani della decisione di non procedere con la realizzazione del luogo di culto in località San Gordiano.
    Con il provvedimento approvato, si dà una risposta, seppure in via temporanea, alle esigenze della comunità ortodossa. Secondo quanto stabilito l’area dell’ex Mercato Ortofrutticolo, di proprietà Arsial e in uso all’Amministrazione Comunale, viene assegnato gratuitamente ed in maniera provvisoria alla Comunità di Civitavecchia della Diocesi Ortodossa Romena, che provvederà a realizzare a proprie spese il luogo di culto, oltre alle opere di bonifica e di adeguamento che si renderanno necessarie.
    “La delibera approvata – ha spiegato l’Assessore al Patrimonio Andrea Pierfederici, che ha presentato in Giunta il provvedimento – ci consente di dare una risposta alle richieste della comunità romena e di provvedere anche alla riqualificazione di un’area abbandonata da anni a se stessa e sul degrado della quale spesso si erano alzate giustificate proteste. Un luogo di culto è peraltro un simbolo di dialogo e quindi siamo felici di poter adesso concentrarci sull’iter che, ci auguriamo in tempi brevi, porterà all’avvio dei lavori”.
    Soddisfazione è stata espressa dal Consigliere Comunale Fabrizio Reginella, tra i più convinti promotori del progetto. “Ringrazio la Giunta e l’Assessore per l’ottimo lavoro svolto, a compimento di una vicenda nata da tempo e che interessa una parte importante della città. Si tratta del resto di un punto d’onore che ci eravamo presi a suo tempo con il Vescovo Chenis e che va a compiere un atto di giustizia nei confronti di una comunità per la maggior parte composta di grandi lavoratori, ben inseriti nel tessuto sociale locale: di questo è testimonianza l’Ufficio del Lavoro dai cui dati si evince che la comunità romena fornisce il 12% del prodotto interno lordo del territorio, pur rappresentando il 10% della popolazione. Inoltre al di là delle convinzioni spirituali, morali ed etiche un luogo di culto è considerato da tutti gli addetti ai lavori il primo ammortizzatore sociale nell’ambito di una comunità. Una società multiculturale, multietnica e multireligiosa non solo arricchisce il proprio presente, ma è una società proiettata nel futuro. Abbiamo sempre preteso da tutti i nostri cittadini, di qualsiasi nazionalità, una logica basata sulla coesione sociale, sulla sicurezza, sulle logiche del lavoro e dell’impegno. Tutti coloro che andranno contro questo tipo di obiettivi ci troveranno fermi antagonisti in una grande battaglia sociale che non esiteremmo un attimo ad ingaggiare”.