CIVITAVECCHIA – Incredibile, ma vero: l’avvicendamento tra Adriano Clemeno e Umberto Tersigni al timone del Civitavecchia potrebbe non concretizzarsi più.
L’affare sembrava cosa fatta e sia su questo quotidiano che sugli altri locali (oltre che su tutti i media del settore, compreso l’autorevole Corriere dello Sport) i diretti interessati avevano spiegato le ragioni dell’addio e gli ambiziosi progetti per il futuro. Ma ora improvvisamente la situazione è cambiata. Passato lo sconforto del momento e grazie a qualche ‘‘iniezione di fiducia’’ che sarebbe arrivata in questi ultimi giorni l’editore di Rete Oro ha infatti cominciato a maturare l’idea del dietrofront rilasciando sibilline dichiarazioni: «Ho letto una serie di castronerie in questi giorni riguardo il Civitavecchia e siccome io sono ancora il presidente dovete rivolgervi a me. Tutto quello che dicono gli altri non ha alcun valore. Clemeno? C’era solo un’intesa di massima. Non dico altro».
Ma come è possibile? E’ vero che fino al 30 giugno tecnicamente la società è ancora la sua, ma lui stesso aveva confermato il passaggio di testimone inducendo lo stesso Clemeno ad esporsi pubblicamente. E proprio quest’ultimo dopo un incontro interlocutorio svoltosi questo pomeriggio nella capitale, non ha nascosto la sua amarezza alla luce degli ultimi sviluppi: «E’ vero Tersigni è ancora il presidente del Civitavecchia, ma ci eravamo stretti la mano in attesa di mettere nero su bianco e credevo che questo fosse sufficiente. Ora invece scopro che in questi ultimi giorni qualcosa è cambiato e che lui potrebbe anche cambiare idea. Libero di farlo, ma…». Clemeno interrompe il concetto e chiede di poter far trascorrere altre 24 ore prima di completarlo: «Mi sono preso degli impegni – riprende spostando il tiro l’ex patron del Bagnoregio – ho nominato un Direttore Sportivo (Franci, ndr), ho confermato Luci Dg, ho scelto Apuzzo come allenatore e tutti insieme abbiamo già approntato la squadra. Vi sembra che se avessi avuto anche il minimo dubbio che qualcosa potesse andar storto, mi sarei esposto e mosso a tal punto? Per il momento dico che se il Civitavecchia non passerà nelle mie mani non dovrete chiedere spiegazioni a me, ma all’attuale proprietario. Spero che non sia così, ho ancora grandi propositi per questa piazza e la voglia di riportarla in alto. Sempre che me lo consentano…». Uno sfogo legittimo, ma che appunto in giornata potrebbe assumere toni più duri se l’affare dovesse definitivamente saltare. «Vediamo come va a finire – si congeda Clemeno – poi ne riparliamo. Io non ho nulla da nascondere».
Staremo a vedere cosa succederà. Ma sta di fatto che la confusione generata da questa situazione, che non possiamo che definire grottesca, non giova di certo al Civitavecchia. Mentre infatti tutte le squadre si concentrano sul calciomercato con l’obiettivo di allestire la migliore squadre possibile per perseguire i propri obiettivi, in casa nerazzurra non ci sono ancora certezze riguardo l’assetto societario. Una situazione che fa tornare alla mente le telenovele di qualche estate fa. Telenovele che oltre a mettere in cattiva luce la città, avevano sempre finali negativi in termini di risultati e tendevano ad allontanare dal Fattori sempre più spettatori al punto che lo stesso Civitavecchia oggi come oggi ha un appeal decisamente inferiore alla Snc che richiama al PalaGalli anche mille tifosi, ma anche discipline un tempo considerate minori come pallavolo, basket e pallamano riescono a riempire gli spalti dei propri impianti molto meglio che la squadra di calcio che porta il nome della città. Una città che sembra ormai stufa di queste situazioni e che non si può biasimare quando volta il capo dall’altra parte quando si parla del Civitavecchia. Esattamente come fa da anni questa amministrazione comunale che ha più volte sbattuto in faccia la porta a Tersigni costringendolo a cercare partner altrove fino a trovare in Clemeno addirittura un successore. Un successore che non conosce la città e ne ignora di conseguenza i ‘‘meccanismi’’ e che a questo punto farebbe bene – come a quanto risulta sta già facendo – a guardare altrove e portare il suo progetto in un’altra città.
Sarà il tempo, come sempre galantuomo, a dire chi avrà ragione.
Sport
2 Novembre 2011
Civitavecchia: rischia di saltare il passaggio di consegne tra Tersigni e Clemeno

