Porto
2 Novembre 2011
Commissariamento, Cgil replica a Zappacosta

CIVITAVECCHIA – “Affermare che Cgil, Cisl e Uil  possano esprimere, unitariamente, posizioni ispirate da condizionamenti “politico-partitici” non verrebbe in mente, soprattutto in questa fase, nemmeno ad un bambino ingenuo”. Lo ha spiegato il segretario della Cgil Cesare Caiazza rispondendo a quanto affermato dal vice sindaco Enrico Zappacosta sull’ipotesi di commissariamento dell’Autorità Portuale, che ha parlato di una difesa d’ufficio del presidente Ciani da parte dei sindacati, “senza tenere conto – ricorda Zappacosta – del parere negativo del sindacato interno all’ente contro la proposta di inserimento di due autisti”. Secondo il segretario di Cgil Caiazza, le perplessità manifestate dai segretari generali sono state concertate e condivise con il sindacato interno e non sono in contraddizione con il parere negativo dato su una singola proposta del Presidente dell’autorità portuale. “Sarebbe stato preferibile – ha aggiunto – invece che dilettarsi nell’indagare sul “sesso degli angeli”, che Zappacosta fosse stato al merito delle cose. E’ vero o no, come affermato nella nota di Cgil, Cisl e Uil, che i porti del Lazio, ad iniziare da quello di Civitavecchia, sono pesantemente colpiti dagli ingenti tagli economici disposti dalla manovra correttiva del Governo e dalle misure adottate dalla Giunta regionale del Lazio? Risponde o meno ad una lettura corretta delle cose, sostenere che rischia di essere devastante un “commissariamento” che interviene in concomitanza con la scadenza del Piano Operativo Triennale? E’ giusto sostenere che la rimozione di un Presidente e l’insediamento di un “commissario” inibirebbero, in un contesto difficile e delicato, la necessaria azione programmatrice finalizzata al consolidamento e allo sviluppo dei traffici? Rispetto poi alle motivazioni date da Zappacosta sull’azione legata al commissariamento si resta davvero basiti. Non ci risultano indagini della Corte dei Conti nei termini descritti dal Vice Sindaco. Ma è un dettaglio rispetto all’enormità di una “teoria” preoccupante sotto il profilo del dileggio di ogni principio democratico e costituzionale. Dove finiscono i diritti ad essere considerati innocenti fin quando la Giustizia non provi la colpevolezza? Il Vice Sindaco afferma “lasciamo lavorare la Corte dei Conti” (cosa sulla quale siamo tutti d’accordo) ma, poi, implicitamente aggiunge “io ed il Ministro competente” abbiamo già deciso – a prescindere – che il Presidente deve essere rimosso per una colpa ancora compiutamente da accertare. Davvero un’altra brutta pagina per i principi democratici e liberali sanciti dalla Costituzione italiana. Un motivo in più, ed importante, per opporci al commissariamento dell’Autorità portuale”.