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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Discarica, è l'ora della manifestazione pubblica

    ALLUMIERE – Comprensorio a raccolta oggi ad Allumiere contro l’ipotesi di realizzare una discarica alla Farnesiana per raccogliere i rifiuti di Roma. L’appuntamento è per le 17,30 all’Auditorium comunale del paese collinare. La manifestazione pubblica è stata indetta dal sindaco di Allumiere, Augusto Battilocchio, che ha invitato a partecipare tutte le istituzioni del comprensorio, Provincia, Regione e Enti agrari, associazioni e comitati. Nel corso della manifestazione, come annunciato dal primo cittadino collinare, verrà costituito il comitato “no alla discarica’’ . Il consiglio regionale del Lazio lo scorso 9 marzo ha espresso voto contrario alla discarica ad Allumiere. La Giunta regionale, di concerto con Comune e Provincia di Roma, dovrà pertanto cercare una soluzione alternativa al comune collinare per la localizzazione del nuovo polo di smaltimento, trattamento e recupero dei rifiuti. Il documento era stato presentato in consiglio regionale a seguito della notizia di un’intesa tra il ministero della Difesa e il Comune di Roma per realizzare il polo presso il poligono militare La Farnesiana, tra Allumiere, Civitavecchia e Tarquinia. Da più parti si continua a sottolineare che il territorio in questione è situato in una zona sottoposta a vincoli ambientali e riconosciuta dalla legislazione europea di enorme valore paesaggistico. Peraltro il Comune di Allumiere e la Provincia di Roma, come numerosi consigli comunali dei paesi limitrofi hanno più volte manifestato la propria contrarietà alla localizzazione nel territorio della discarica alternativa a Malagrotta. La stessa presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, a poche ore dalla diffusione della notizia, aveva ribadito il proprio no alla discarica ad Allumiere, ritenendola la meno percorribile. Da sottolineare che il protocollostipulato tra La Russa e Alemanno riporta in effetti una data antecedente rispetto alla comunicazione dello stesso Alemanno che rimetteva alla Regione l’intera competenza in materia. Per molte istituzioni del comprensorio ciò tuttavia non sarebbe sufficiente garanzia contro la minaccia dei rifiuti di Roma.