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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Discarica, la battaglia continua

    ALLUMIERE – Comprensorio a raccolta oggi pomeriggio ad Allumiere contro l’ipotesi di realizzare una discarica alla Farnesiana, presso il poligono militare, tra Allumiere, Civitavecchia e Tarquinia, per accogliere i rifiuti di Roma. L’appuntamento per le 17,30 all’Auditorium comunale è stato trasferito presso l’oratorio del paese per consentire di accogliere tutti gli intervenuti. Affollatissima la manifestazione pubblica che è stata indetta dal sindaco di Allumiere, Augusto Battilocchio, che aveva invitato a partecipare tutte le istituzioni del comprensorio, Provincia, Regione, Enti agrari, associazioni e comitati. E la risposta all’appello non è tardata ad arrivare. Stracolma la sala grande dell’oratorio, ma anche la piazza antistante. Cartelli e manifesti contro l’arrivo dei rifiuti della capitale sono stati esposti da enti e associazioni. Nel corso della manifestazione, come annunciato dal primo cittadino collinare, è stato costituito il comitato isituzionale ‘‘no alla discarica’’ promosso dal Comune di Allumiere. Un comitato «apartitico e apolitico» ha spiegato il Sindaco, che fa il paio con quello costituito alcuni giorni fa dai cittadini di Allumiere e denominato ‘‘No alla megadiscarica’’. Proprio questo comitato ha già raccolto oltre deumila firme contro l’impianto di rifiuti in collina. Tra i numerosi partecipanti all’assemblea, erano presenti il vicepresidente del consiglio regionale Bruno Astorre, l’assessore provinciale Rita Stella, l’onorevole Pietro Tidei, il consigliere regionale Celli, l’assessore provinciale Lo Fazio, il consigliere provinciale De Paolis, il segretario generale della Cgil Caiazza, l’assessore all’Ambiente del Comune di Allumiere Enrica Artebani, i sindaci di Bracciano, Oriolo e Tarquinia, l’assessore all’Ambiente di Civitavecchia Leonardo Roscioni e rappresentanti dei comuni di Tolfa, Santa Marinella, Monte Romano, Canale Monterano, Cerveteri e Ladispoli. La manifestazione è ALLUMIEREstata aperta dal sindaco di Allumiere, che ha ribadito la forte contrarietà al polo di smaltimento, trattamento e recupero dei rifiuti. «La battaglia – ha detto Battilocchio – deve essere unitaria». Il consiglio regionale del Lazio lo scorso 9 marzo, è stato ricordato, ha espresso voto contrario alla discarica ad Allumiere. La giunta regionale, di concerto con Comune e Provincia di Roma, dovrà pertanto cercare una soluzione alternativa al comune collinare per la localizzazione del nuovo impianto di rifiuti dopo la chiusura di Malagrotta. Tuttavia ciò non appare una sufficiente garanzia contro la minaccia dei rifiuti di Roma. La guardia del territorio resta dunque alta. «La Polverini si è espressa – ha detto Battilocchio – ma le parole non bastano. Se nei prossimi mesi viene invocata l’emergenza rifiuti il Governo può decidere di realizzare la discarica sul nostro territorio. Pertanto noi dobbiamo mettere i paletti a questa eventualità scellerata per tutto il territorio. Dobbiamo tenere alta la guardia». Il grido di Battilocchio è diventato volontà assoluta ed unanime da parte di tutti gli intervenuti che hanno ripetuto e ribadito più volte che «Non bisogna abbassare la guardia». Da più parti è stato ancora una volta sottolineato che il territorio in questione è situato in una zona sottoposta a vincoli ambientali e riconosciuta dalla legislazione europea di enorme valore paesaggistico. Peraltro il Comune di Allumiere e la Provincia di Roma, come numerosi consigli comunali dei paesi limitrofi, hanno più volte manifestato la propria contrarietà alla localizzazione nel territorio della discarica alternativa a Malagrotta. Il documento regionale, come si ricorderà, era stato presentato in consiglio alla Pisana a seguito della notizia circa un’intesa tra il ministero della Difesa e il Comune di Roma per realizzare l’impianto dei rifiuti ad Allumiere. In tarda serata acceso contrasto tra i due comitati contro la discarica. Il comitato dei cittadini ha accusato il sindaco Battilocchio di aver respinto le loro richieste di cancellare la zona industriale; rifiutare ogni compenso derivante dalla eventuale discarica e avanzare osservazioni scritte al piano dei rifiuti.