Società
2 Novembre 2011
Dopo i liquami arrivano le sogliole tossiche

CIVITAVECCHIA – Dopo i liquami in mare arrivano le sogliole tossiche. L’allarme lo lancia Greenpeace che ha pubblicato i nuovi allarmanti dati sulla contaminazione del “Santuario dei cetacei” nato nel 1999 dall’accordo stipulato tra Italia, Francia e Principato di Monaco. In pratica le sogliole che sono state pescata in questa vasta area ed analizzate sono risultate tutte contaminate da metalli pesanti, idrocarburi policiclici aromatici e bisfenolo A, in certi casi oltre il limite consentito dalla legge. «E pensare – ricordano dall’associazione ambientalista – che proprio le sogliole sono consigliate in fase di svezzamento per i nostri bambini». Le analisi, commissionate da Greenpeace al Dipartimento di Scienze Ambientali dell’Università di Siena, sono state effettuate su 31 esemplari prelevati in 5 aree al largo di Genova, Lerici, Viareggio, Livorno e Civitavecchia. Fra i risultati più preoccupanti c’è il dato sul mercurio, trovato oltre il limite di legge nel 25% dei campioni (7 esemplari su 31). La concentrazione più alta di mercurio è stata registrata in un campione pescato al largo di Civitavecchia: 10 volte il massimo consentito dalla legge. A Viareggio, in una delle sogliole la concentrazione di mercurio supera del doppio il limite massimo per il consumo umano, mentre in altri due esemplari è il livello di piombo a sforare i limiti consentiti (7% dei campioni). «Il fatto che in alcuni campioni di sogliola la concentrazione di questi composti sia addirittura al di sopra dei limiti consentiti dalla legge – hanno aggiunto da Greenpeace – indica che vi sono chiari rischi per la salute umana. Solo due settimane fa denunciavamo un forte inquinamento da batteri fecali nel Santuario e oggi troviamo pesci contaminati. Ci chiediamo se si sta aspettando che l’area vada in malora e le balene scappino tutte, per poter chiudere il Santuario senza rimorsi».