Sport
2 Novembre 2011
Europei: scocca l'ora di Lestingi

CIVITAVECCHIA – Per Damiano Lestingi si apre una settimana importante, se non addirittura decisiva, nell’ambito di quella fulminante carriera che l’ha portato nel giro di pochi anni ad essere dalla promessa del nuoto azzurro ad un azzurro sul quale punta forte la Nazionale. Una responsabilità enorme per il tritone civitavecchiese cresciuto nel vivaio della Coser e poi passato all’Aniene (con una breve esperienza nelle Fiamme Gialle), ma che ha deciso di rimanete legatissimo alla sua città mantenendo il tecnico di sempre, Fabio De Santis, e scegliendo il PalaGalli e la piscina di via Maratona come roccaforti della sua preparazione. Una preparazione che è stata come di consueto dura e scrupolosa, pianificata nei minimi dettagli dal suo allenatore che lo presenterà nella massima rassegna continentale di Budapest al top della forma. Nulla è stato lasciato al caso, tutto è stato studiato spaccando il centesimo. Di secondo ovviamente perché nel nuoto, come in pochissimi altri sport, si lotta contro il tempo ancor più che con gli avversari. E la messa al bando dei costumoni di nuova generazione che avevano dato una svolta decisa al nuoto facendo crollare i vecchi record con dei primati da marziani, per gli stessi atleti anche psicologicamente è difficile accettare di ‘‘peggiorare’’ di due-tre secondi buoni i propri tempi pur vivendo magari un periodo di ottima forma. De Santis e Lestingi hanno lavorato anche su questo, ripartendo da due anni fa quando il ‘‘costumone’’ non c’era e Damiano andava già forte, anzi fortissimo. Tornando due anni indietro riaffiora alla memorial il sesto posto agli Europei in vasca lunga di Eindhoven, che regalarano al rampante ‘‘ragazzino’’ di Civitavecchia la prima vera ribalta internazionale dopo l’inaspettato debutto ai Mondiali australiani. Da quel momento in poi Lestingi non si è più fermato: le Olimpiadi di Pechino, i Mondiali di Roma, gli Europei in vasca corte di Rjeka, i Giochi del Mediterraneo con in mezzo titoli e record nazionali. Arrivando ad essere il può forte in Italia nei 200 dorso, a giocarsi il primato tricolore nei 100 dorso con Mirko Di Tora ma anche un’alternativa di livello nei 200 stile, disciplina in cui l’Italia ha una staffetta da podio europeo e da finale mondiale. Non male. Ma ora? Ora serve il salto di qualità ed anche se gli Europei sono una tappa di avvicinamento importante in vista delle Olimpiadi di Roma del 2012 (ma anche dei Mondiali di Shangai del prossimo anno) è lecito aspettarsi qualcosa in più: una medaglia. Di fatto è anche l’obiettivo di Damiano che lo negherebbe anche sotto tortura, ma ha impostato la sua preparazione proprio su questo. Le chance maggiori le ha nei 200 dorso, la sua gara, che disputerà venerdì magari a poca distanza con la staffetta 4×200 stile alla quale sarà chiamato in causa nel caso il suo tempo fosse tra i primi quattro degli azzurri nella gara di martedì. Damiano romperà il ghiaccio domani nei 100 dorso. Una gara difficile, che ci dirà subito – a prescindere da crono e risultato – con quale spirito affronterà gli Europei.