Cronaca
2 Novembre 2011
Fiumicino, firmato l'accordo di programma per il porto turistico

MONTINOFIUMICINO – Una superficie di 104 ettari (77 per opere a mare e 27 per opere a terra), 4 darsene principali, 2 stazioni per il rifornimento carburante, 1435 posti barca (per imbarcazioni che vanno dagli 8 ai 60 metri), 3409 posti auto, negozi, bar, ristoranti, alberghi. Sono questi i numeri del porto turistico di Fiumicino per il quale, questa mattina, è stato firmato un accordo di programma nella sede della Regione Lazio. Un accordo controfirmato dal ministero delle Infrastrutture, dal vicepresidente della Regione Lazio Esterino Montino e dal sindaco di Fiumicino Mario Canapini. “Un progetto ambizioso – ha sottolineato Montino – che vedrà la chiusura del procedimento, già approvato in giunta con la ratifica del consiglio comunale di Fiumicino e che darà una risposta non solo a chi ha la barca ma a tutto l’indotto e che riqualificherà un’area fortemente degradata”. Gli investimenti previsti sono tutti privati e saranno di 325 milioni di euro e porteranno 650 posti di lavoro per il cantiere e 2500 una volta entrato a regime. Sarà il primo scalo turistico eco sostenibile in Italia e sorgerà nell’area del faro, alla destra della foce del Tevere. “E’ un progetto che abbiamo voluto e condiviso tutti – ha aggiunto Canapini – ma che lascia aperti alcuni aspetti legati alle zone retrostanti e alla loro valorizzazione”. Canapini infatti si riferisce alla zona denominato Passo della Sentinella dove risiedono, tra l’altro, 700 famiglie. Lo stesso Montino durante la conferenza stampa ha auspicato l’utilizzo di un’area demaniale di proprietà della Regione che potrebbe servire a risolvere i problemi sollevati dal sindaco di Fiumicino. “Questo però sarà un passo successivo – ha detto Montino – perché i poteri di commissario non prevedono la cessione di aree demaniali”. La creazione del nuovo porto dovrebbe costituire per la Regione e per il Comune del litorale sia la crescita delle imprese che quella dei servizi locali con una ricaduta economica significativa sul territorio e sull’occupazione professionale, riqualificando tutto il settore cantieristico della foce del Tevere. Secondo il progetto, il calendario dei lavori è così suddiviso: primavera 2010 inizio lavori (dragaggio fondali e diga di sopraflutto) mentre la conclusione dei lavori con la costruzione di infrastrutture, la viabilità, il verde e gli arredi per il 2014.