Cronaca
2 Novembre 2011
Fiumicino, imprese locali in difficolt&agrave; <br />

FIUMICINO – Il Porto della Concordia rischia di diventare l’esatto opposto dei buoni propositi espressi nel nome della grande opera avviata a Fiumicino.
I lavori del porto turistico più grande d’Italia sono infatti iniziati lo scorso anno, ma da alcune settimane diverse lavorazioni comincerebbero ad essere rallentate, se non addirittura in via di sospensione. Il motivo? Stando a quanto appreso da alcune imprese locali impegnate nelle opere marittime (in particolare la realizzazione dell’antemurale, con relativi escavi, è ad un punto molto avanzato) i ritardi nei pagamenti dei vari sal (stati di avanzamento lavori) già completati, presentati e fatturati cominciando ad essere rilevanti, sia temporalmente (si tratterebbe di lavori terminati la scorsa estate), sia economicamente: i crediti vantati dalle sole ditte civitavecchiesi impegnate a Fiumicino hanno già superato ampiamente il milione di euro.
E’ evidente come in un momento di crisi generalizzata, l’impossibilità di incassare quantità di denaro così ingenti rischi seriamente di compromettere la stabilità di finanziaria diimprese sane che hanno già a loro volta pagato dipendenti e materiali utilizzati per i lavori.
Già diverse ditte hanno deciso di adire le vie legali per cercare di recuperare in tempi accettabili almeno parte dei suddetti importi. Il prossimo passo sarà quello di rendere pubblica la situazione, rivolgendosi direttamente alle istituzioni ed alla politica.
Il progetto del Porto della Concordia è del gruppo Acqua Marcia. «Sarà – come si legge nel sito internet dedicato all’iniziaitva – il più grande porto turistico d’Europa, un porto ecosostenibile. Il bacino sarà integrato con la città di Fiumicino, in una posizione strategica per la logistica ed i collegamenti, in un’area di sicuro interesse turistico, paesaggistico e storico».
La struttura si rivolge ad un target di imbarcazioni medio-grandi: dei 1445 posti barca in vendita previsti, più di 400 saranno riservati ad imbarcazioni superiori ai 18 mt., senza dimenticare la nautica sociale, alla quale verrà dedicata parte della Darsena della Salute.
«La vendita di posti barca è rivolta non solo ai diportisti della capitale e del Lazio, ma anche a quanti, a livello nazionale e internazionale, vogliano usufruire di una struttura di eccezione, ai massimi livelli di comfort ed efficienza dei servizi, per la fruizione turistica delle coste laziali e italiane».
Insomma, un progetto top, realizzato da uno dei più importanti gruppi italiani. Motivi in più per non ‘‘macchiare’’ un tale livello di eccellenza con situazioni come quella che si sta profilando con le ditte appaltatrici, tenuto conto che la società, nel sito, afferma che «la realizzazione del nuovo porto costituirà una forte leva per la crescita delle imprese e dei servizi locali, con un impatto economico significativo sul territorio e sull’occupazione professionale e imprenditoriale».