CIVITAVECCHIA – L’epilogo della vicenda di via Pinelli induce i consiglieri Alessio Gatti e Daniele Perello ad intervenire sulla sanatoria – approvata in consiglio comunale con i loro voti – finalizzata a rimuovere le irregolarità urbanistiche che portarono al sequestro dell’immobile, che ha permesso al Gip di revocare il provvedimento datato 17 novembre 2008. Perello evidenzia la bontà dell’iniziativa: «Una vittoria per la città – spiega – votammo assumendoci una grossa responsabilità nei confronti dei cittadini – dichiara prendendo di mira la stampa – il tempo è galantuomo e oggi sono io a dare i semafori (richiamando i contenuti de la Provincia): verde all’amministrazione comunale che ha sostenuto la sanatoria, giallo all’opposizione che ha descritto il provvedimento come un nulla di fatto e rosso a chi si è divertito su questa vicenda, Massimiliano Grasso, Giampiero Romiti e Vincenzo Monteduro. Chi ha creato il caso – afferma – dovrebbe vergognarsi, non siamo noi i ‘‘topi che mangiano il formaggio’’». Soddisfatto del provvedimento di dissequestro firmato dal Gip anche Alessio Gatti: «Quei cittadini non sereni che avevano visto svanire il loro sogno di avere una casa – spiega – sono tornati a sperare. Non mi interessa cosa dice il Pd – aggiunge – il 2 agosto scorso a votare siamo rimasti in due, gli altri hanno preferito la strumentalizzazione politica sulle spalle delle persone che stanno attraversando un momento difficile». Se la prende con Monteduro: «Chi pensa che certe cose siano irregolari – chiarisce – fa bene a denunciare ma se in questa fase si fa un ricorso sulla delibera che tra l’altro non annulla l’azione penale, significa voler colpire le persone. Il signor Monteduro dovrà rispondere alla città». Definisce inoltre «fondamentale la delibera ai fini del dissequestro dello stabile» e rivolgendosi agli ex compagni di partito aggiunge: «Certe strumentalizzazioni dimostrano la loro incapacità politica e un’azione mirata nei miei confronti per non essere andato in giro a screditare Moscherini – dichiara – questa è la cosa che mi ha appagato di più da quando sono entrato in politica». Chiama in causa Piendibene, Cosimi e Tidei: «Si erano impegnati a votare in consiglio ma non l’hanno fatto, neppure hanno presentato una controproposta. L’interesse è solo quello di abbattere Moscherini». Critiche all’iniziativa del Pd di visitare i quartieri in cerca di problemi da risolvere e alla stampa: «Massimiliano Grasso (direttore de la Provincia) è un amico, anche se mi ha dato del voltagabbana. Dico solo – conclude il consigliere Gatti – che prima di dare un’etichetta bisogna pensarci due volte».
Politica
2 Novembre 2011
Gatti e Perello: «Una vittoria per la città»

