Sport
2 Novembre 2011
Gatti: «Per la Tirreno Power un girone d’andata oltre le previsioni»

ALESSIOdi CARLO GATTAVILLA

CIVITAVECCHIA – La Tirreno Power ha voltato pagina, e per la ricostruzione di una società seria e dai sani principi, è stato chiamato al timone Alessio Gatti: lo sport è nel suo dna, poiché da ragazzo, trascorreva una buona parte delle sue giornate a difendere i pali di una porta di calcio. Ora gongola per i risultati positivi delle “sue” girl. Chiuso la scorsa settimana il girone di andata, Gatti tira le prime somme.

Presidente, quali sono state le intenzioni societarie ad inizio stagione?
«Beh, devo dire che siamo partiti con un progetto importante: quello di dare risalto, e far crescere, le ragazze appartenenti al nostro vivaio. Mi fa piacere scorrere i risultati perché vedo che siamo andati oltre le previsioni. Questo non può farci che bene».
Qual è stato il primo impatto con le ragazze esordienti in un campionato così difficile?
«Non traumatico, direi. Le ragazze sono cresciute tecnicamente, formando un grande gruppo: si sono migliorate grazie agli ottimi consigli dei responsabili tecnici Marco Frasca e Alessandro Sansolini. Le intenzioni erano quelle di mettere in cascina almeno 15/18 punti: ad oggi siamo a quota 24, niente male no?».
Quindi missione compiuta?
«Assolutamente no. Non siamo arrivati al traguardo. Dovremo cercare di stare sempre concentrati e soprattutto sempre con i piedi per terra: guai a montarsi la testa e credere di essere i migliori in assoluto. Da qui alla fine del campionato sono sicuro che ci toglieremo altre belle soddisfazioni».
Chi l’ha spinta a vivere l’avventura della pallavolo?
«Il mio amico Giancarlo De Gennaro mi aveva fatto una proposta. Così sono entrato in società per specifiche esigenze, per dare la classica mano ad un amico».
Ora come va la sua gestione?
«Ci sto mettendo anima e corpo. Insomma per dirla tutta ho più stimoli qui che qualche tempo fa nella politica, credetemi».
L’obiettivo da raggiungere?
«Non ci siamo posti limiti. L’importante sarà continuare a far bene, con quello spirito di abnegazione che ci contraddistingue. E poi arrivare più alto possibile».