CIVITAVECCHIA – “Acqua bene comune”. Questa la mozione che verrà presentata la prossima settimana dal Coordinamento e attraverso i tre consiglieri comunali che finora fanno parte del gruppo, Marco Piendibene, Vittorio Petrelli e Alessandro Manuedda, verrà portata in Consiglio Comunale. La speranza è quella che venga sottoscritta da tutti, o almeno dalla maggioranza dei consiglieri, dal centrosinistra al centrodestra. Il Pd, oggi ancora impegnato in riunione, in settimana deciderà se firmare o meno la mozione. Lo ha chiarito la segretaria, Roberta Galletta, ricordando la presenza di posizioni diverse all’interno del Pd sul tema dell’acqua, che necessita quindi di un’ampia discussione che verrà portata avanti nel corso del prossimo direttivo, lo ha ribadito anche il consigliere Marco Piendibene, sottolineando però come l’obiettivo sia quello di «firmare tutti il documento, mostrandoci – ha aggiunto – come un’opposizione compatta. Ci servono però ancora un paio di giorni per trovare la giusta concertazione: qualcuno, infatti, ha espresso la volontà di relazionarsi anche con i referenti provinciali e regionali. Ci chiediamo, però, come sia possibile che questa maggioranza prima inserisca il no alla privatizzazione, in modo demagogico, nel programma elettorale, e poi faccia retromarcia in questo modo». E il Coordinamento, riprendendo proprio quanto scritto nel programma elettorale della Grande Coalizione, spera anche nella firma da parte dei consiglieri di maggioranza. La mozione impegna il consiglio comunale a riconoscere nello statuto del Pincio il diritto umano dell’acqua, universale, indivisibile ed inalienabile, la proprietà e la gestione pubblica del servizio idrico integrato, privo di rilevanza economica e a promuovere una cultura di salvaguardia della risorsa idrica sul territorio. “Tuteleremo comunque i lavoratori interessati dall’eventuale passaggio” ha spiegato Flavio Zeppa della Rdb Cub “e siamo pronti – ha aggiunto Simona Ricotti del Forum Ambientalista – a ricorrere al referendum nel caso in cui si arrivi, senza concertazione, ad una delibera di giunta in questo senso, con una vera e propria forzatura da parte della maggioranza”.
Politica
2 Novembre 2011
Il Pd cerca la convergenza sull'acqua

