CIVITAVECCHIA – “Per disegnare insieme, in un mondo solidale, l’arcobaleno dei diritti”. Con questo spirito la Cgil, nell’ambito di un progetto sostenuto dall’Inca, riavvia a partire da novembre, servizi e politiche dedicati agli immigrati e alle immigrate che popolano il territorio locale, particolarmente segnato dalla presenza di immigrati (nella zona di Ladispoli e Cerveteri circa il 40% dei cittadini sono stranieri). “Dalla prima settimana di novembre – ha infatti spiegato il segretario Cesare Caiazza – sarà attivo lo “Sportello Immigrazione”, coordinato dalla compagna Claudia Martinescu, finalizzato a svolgere attività di informazione, consulenza e assistenza. Sarà aperto nella Sede Cgil di Civitavecchia (V.le P. Togliatti, 7) il martedi, giovedì e venerdì dalle ore 15,30 alle 18,30. Nella Sede di Ladispoli (Via Firenze, 76) il lunedì e mercoledì dalle ore 16 alle 19. Inoltre abbiamo deciso di promuovere un progetto, generale e complessivo, sui temi delle differenze e delle diversità, del superamento di ogni forma di discriminazione, della solidarietà e dell’integrazione, a partire da ulteriori specifiche iniziative dedicate al tema del handicap. Come primo atto, in questo ambito, provvederemo rapidamente ad istituire, sul nostro territorio, uno Sportello handicap finalizzato a fornire informazioni, consulenza e tutela”. In quest’ottica, la Cgil guarda anche ai giovani “in quanto soggetti particolarmente colpiti da una crisi caratterizzata da un consistente aumento dei fenomeni della disoccupazione e della precarietà del lavoro, che trascinano – ha aggiunto Caiazza – emarginazione e disgregazione sociale. Investire sui giovani equivale ad investire su un futuro messo in discussione, in ultimo, dai tagli generalizzati del Governo sulla scuola, l’Università e la ricerca. Lavoreremo, sul nostro territorio, per realizzare “servizi per i giovani” mettendo in campo attività formative connesse all’avviamento al lavoro, di informazione, consulenza e tutela. Per questo proveremo, nel prossimo periodo, ad elaborare un progetto per realizzare mirate iniziative che potrebbero prevedere corsi di insegnamento e di formazione. Tra i primi potremmo immaginare corsi di italiano per i cittadini immigrati; di informatica e di inglese per i giovani. Così come, nella logica della lotta contro le discriminazioni, per l’inserimento e l’integrazione, potremmo promuovere “laboratori di arte e cultura” dedicati ai portatori di handicap”.
Società
2 Novembre 2011
Immigrazione, handicap e giovani: in campo la Cgil

