logo
    Sport
    2 Novembre 2011
    IMPIANTISTICA. Clemeno insiste sul Fattori: "Dalle decisioni del Comune dipende il futuro del Civitavecchia"

    di RICCARDO VALENTINI

    CIVITAVECCHIA – Si fa sempre più contorta e spinosa la questione del campo da calcio comunale Fattori, ardentemente desiderato da Civitavecchia e Cpc ma anche al centro del progetto ‘‘Cittadella dello Sport’’, il quale prevede una totale ristrutturazione del glorioso, ma anche ormai fatiscente, impianto. Ormai un mese fa il presidente del Civitavecchia Adriano Clemeno fu più che chiaro: «O entro il 30 marzo ci sarà data la gestione del Fattori, per iscritto, o saremo costretti ad abbandonare la città». Da quel giorno di metà febbraio in tanti hanno parlato a proposito, ma poco si è mosso. La rivelante novità è piuttosto rappresentata dall’approvazione in giunta comunale del progetto riguardante la Cittadella dello Sport, che implica la chiusura dello stadio in un futuro non si sa quanto prossimo e quindi l’impossibilità di essere gestito, essendo un cantiere in corso. A soli tredici giorni dalla scadenza dell’ultimatum abbiamo parlato con il patron Clemeno, per capire le sue attuali intenzioni:

    Presidente, il progetto Cittadella dello Sport, approvato in consiglio comunale, porterà a dei lavori di ristrutturazione e la conseguente chiusura per un lasso di tempo dell’impianto. Ciò vorrebbe dire l’impossibilità di gestire il Fattori da parte di qualunque società…
    «E’ ovvio che se il campo sarà oggetto di lavori non potrà essere assegnato, non si può giocare in un campo che è un cantiere. Ma non credo proprio che questi partiranno a breve: parliamo di un impianto comunale e in quanto tale ci sono determinati tempi e burocrazie da rispettare, bandi pubblici da fare, appalti da assegnare. Penso che i lavori partiranno fra due o tre anni, non prima. Inoltre, se non sbaglio, sono previste somme importanti da investire da parte dei privati, con questa crisi economica non sarà facile trovare investitori».
    Il 30 marzo è vicino, è un termine rigido da rispettare? Se niente si muovesse Civitavecchia dovrà salutare la sua presidenza?
    «Le mie intenzioni sono estremamente chiare e trasparenti: sono quelle di lavorare seguendo un progetto serio e duraturo nel tempo, per fare ciò è lampante che si necessita di un impianto. Ricordiamoci che il Civitavecchia calcio non è solo la prima squadra, ma anche tutte le squadre giovanili. Se vogliamo parlare di programmazione dobbiamo tenerne conto, e per lavorare bene è indispensabile avere un impianto. Se poi sarà il Comune a gestirlo a noi sta bene ugualmente, basta avere gli ampi spazi necessari per attuare il nostro progetto. Non possiamo però aspettare per sempre: a fine marzo-inizio aprile tutti si muovono per pianificare la stagione successiva, non abbiamo nè voglia nè intenzione di perdere tempo. Se ci saranno le condizioni per lavorare rimarremo volentieri, altrimenti lasceremo la società a chi è disposto a districarsi in questo contesto».
    E’ previsto un incontro con le istituzioni per parlare di tutto ciò?
    «Proprio sulle vostre pagine ho letto che l’assessore ha dichiarato di volermi incontrare ufficialmente alla presenza del sindaco. Io non devo chiamare nessuno, quando riceverò una convocazione mi presenterò ed esporrò chiaramente quali sono i nostri progetti e le condizioni che richiediamo. Se poi si dovesse decidere di affidare il Fattori alla Cpc non c’è problema, sarà il Comune a doverlo spiegare ai sempre più numerosi tifosi che ci seguono. Non voglio essere polemico, ma non si può paragonare chi fa campionati amatoriali a chi come noi cerca di riportare il Civitavecchia in ben altre categorie».
    In questa sua battaglia i tifosi sembrano essere decisamente al suo fianco.
    «Con i tifosi ho un bellissimo rapporto: abbiamo riavvicinato allo stadio sempre più persone e ricreato l’entusiasmo. Loro si sono detti disponibili a qualunque iniziativa per sostenermi, io li ringrazio perchè sono davvero delle splendide persone».