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    Società
    2 Novembre 2011
    In città il consiglio nazionale del Sipdad/Dirstat

    CIVITAVECCHIA – Torna sabato e domenica l’appuntamento annuale con il Consiglio Nazionale del Sipdad/Dirstat (Sindacato dei dirigenti, vicedirigenti, funzionari direttivi ed elevate professionalità dell’Agenzia delle Dogane), organizzato con la consueta abilità a Civitavecchia dal segretario amministrativo Gaetano Marcoccio. La riunione, alla quale parteciperanno delegati provenienti da ogni parte d’Italia sarà ospitata all’hotel del La Ville. In agenda i principali temi di attualità riguardanti, soprattutto, l’attuazione della riforma del pubblico impiego voluta dal Ministro Brunetta, il ruolo della dirigenza pubblica, l’applicazione delle norme sulla vicedirigenza a seguito delle numerose sentenze favorevoli ottenute in sede giurisdizionale e la ristrutturazione organizzativa in atto nell’Agenzia delle Dogane, che si prevede venga definita entro l’anno in corso. Particolare attenzione sarà dedicata alle recenti Convenzioni stipulate tra il Ministero dell’Economia e delle Finanze e le Agenzie Fiscali, relative all’atto di indirizzo emanato dall’Autorità politica per il triennio 2010-2012, sulle quali il Segretario nazionale di questa O.S., Rocco Carbone, ha espresso soddisfazione “in merito – ha spiegato – all’esclusione delle Agenzie Fiscali dall’ulteriore taglio del 10% alle dotazioni organiche previsto dal Milleproroghe e alla promessa di parte pubblica di emanare a breve il Decreto Ministeriale di stanziamento delle somme incentivanti del personale”. Critica, invece, la posizione sul generale mancato potenziamento delle Agenzie Fiscali “che rappresentano – secondo Carbone – uno strumento strategico e irrinunciabile per l’apporto assicurato in materia di entrate pubbliche, contrasto all’evasione fiscale, lotta alla contraffazione dei prodotti e di presidio del territorio a tutela della salute dei cittadini”. Ampio risalto avrà pure un tema molto sentito dai quadri direttivi della P.A. e cioè quello della valorizzazione delle elevate professionalità e dei meccanismi virtuosi da porre in essere per giungere finalmente – e definitivamente – ad un riconoscimento meritocratico delle funzioni di responsabilità svolte da coloro che rappresentano le più qualificate risorse e il miglior patrimonio in dotazione al Servizio Pubblico.