di ROMINA MOSCONI
CIVITAVECCHIA – La città si è stretta domenica scorsa intorno alla comunità delle Suore del Preziosissimo Sangue in occasione del 175° anniversario della Fondazione della congregazione. Domenica primo marzo infatti Sua Eccellenza, monsignor Carlo Chenis, Vescovo della diocesi di Civitavecchia e Tarquinia, con una solenne e partecipatissima Cerimonia Eucaristica ha aperto i festeggiamenti giubilari nella Parrocchia dei SS. Martiri Giapponesi e con lui hanno concelebrato anche don Augusto Baldini (da sempre vicino alle suore del Preziosissimo Sangue), padre Clemente (parroco dei Santi Martiri Giapponesi dove le Asc operano attivamente e proficuamente da lunghissimi anni), don Franco Fronti e don Fabio. Sono stati davvero in tanti quelli che non hanno voluto mancare a questa celebrazione per festeggiare con le suore di Civitavecchia questi 175 anni dalla fondazione della Congregazione e dall’apertura della prima Scuola per le ragazze, fino allora preclusa dalla cultura del tempo. Durante la celebrazione quindi monsignor Carlo Chenis dapprima ha tracciato un interessante e inedito profilo di Santa Maria De Mattias affascinando tutti i presenti e in particolare i bambini e le giovani presenti in parrocchia che hanno potuto così confrontare la propria vita alla luce di quella della Fondatrice. Il Presule ha poi ricordato alcuni aspetti della vita della De Mattias e in particolare la sua attenzione per l’estetica e l’esteriorità che l’aveva animata prima della conversione e lo stile di vita semplice e amante della povertà e della semplicità del dopo conversione. “Oggi cogliamo l’occasione di ricordare con gratitudine che in questa città la De mattias nel 1853 aprì la prima casa per accogliere le ragazze orfane con annessa la scuola. In questi anni tante suore si sono prodigate nella formazione e nell’educazione dei bambini, di tanti ragazzi e ragazze, nella catechesi degli adulti e dei bambini, nel volontariato, stabilendo rapporti interpersonali di stima e di amicizia. Vogliamo quindi ringraziare tutte le suore che in questi anni si sono alternate nella casa di Civitavecchia e di Allumiere per tutto quello che hanno seminato e fatto. Tante sono state le generazioni che sono state formate dalle Asc”. Alla cerimonia erano presenti le maggiori autorità civili e militari, nonchè tanti alunni e ex alunni della scuola che si sono riuntii per ricordare insieme questo evento. Come non ricordare che quasi tutte le maestre del comprensorio sono state formate nella scuola delle Asc di Civitavecchia? Quanti ricordi e quanta commozione nel rivedere i volti di tante suore che ‘‘hanno cresciuto’’ intere generazioni di civitavecchiesi e allumieraschi. La messa è stata animata dai bravissimi cantori e musicisti del gruppo GGP di Allumiere guidato dalla suora ‘‘tuttofare’’ Suor Elena Pregolini. A fare da cornice a questo evento sono stati i piccoli alunni della scuola De Mattias di Civitavecchia che hanno omaggiato l’effige della Santa con fiori e preghiere. Il tutto si è poi concluso nel cortile delle suore dove è stato offerto un piccolo buffet per chiudere in bellezza questa festa così importante. “Il 1 marzo 1834 Maria De Mattias si mise in viaggio da Vallecorsa, suo paese nativo, verso Acuto. Lungo il tragitto fece sosta a Ferentino dove si presentò al Vescovo e gli disse: “Io Monsignore vado volentieri in Acuto, ma ci vado non per fare la scuola soltanto bensì per fondarvi un Monastero”. Il 3 marzo giunse in Acuto e accomodò la scuola come meglio poté e nel dì seguente 4 di marzo diede inizio all’opera di Dio: fu questo il giorno natalizio dell’Istituto delle Adoratrici del Sangue di Cristo. Va ricordato anche che quella delle suore Adoratrici fu anche la prima Istituzione femminile che fu aperta stabilmente a Civitavecchia per l’assistenza e l’educazione delle giovani e che iniziò l’attività il 21 giugno 1853. Maria De Mattias stessa accompagnò le religiose a Civitavecchia, dove si trattenne per circa due mesi per seguire personalmente gli inizi della scuola e per comprendere le radici spirituali della città come viene espressamente spiegato anche nel testo ‘‘150 anni di presenza’’ scritto dallo storico civitavecchiese Carlo De Paolis”. Dopo tanti anni di attività proficua in città abbiamo pensato di porre alcune domande alla Superiora Suor Vittoria. In primis abbiamo chiesto qual’è la sfida più urgente nel mondo attuale. “A 175 anni da quegli inizi, la sfida della fedeltà per noi, che ci lasciamo ancora sedurre dalla affascinante santità di Maria De Mattias, è saper guardare al passato, ma per attualizzarlo, farlo diventare vita negli atteggiamenti a noi trasmessi da Santa ed espressione della forte Spiritualità carismatica: il rispetto per la dignità di ogni persona, la semplicità della presenza tra il popolo, la gioia di servire, la preferenza per i poveri, l’adattabilità ai tempi ed ai luoghi, l’unicità dell’impegno: far conoscere a tutti Gesù, amore crocifisso, adoprandoci a ciò con tutte le forze e con tutti i mezzi”. Sempre a Suor Vittoria abbiamo chiesto un bilancio: “Questo anniversario è per noi tempo di bilanci, di valutazioni, di confronto con le nostre origini e la nostra storia per cogliere tutta la bellezza della nostra vocazione. E’ tempo di preghiera perché questa nostra congregazione non invecchi nel suo cuore, ma continui a diffondere la Speranza con cui canta la sua fede pasquale, realizzando la sua missione così attuale e urgente per la nostra società conflittuale e materialista. Dio ha ancora bisogno di uomini e di donne che si dedicano a Lui per collaborare al sua progetto di salvezza per il mondo, e per questa missione Egli continua a fidarsi delle sue creature”.

