Politica
2 Novembre 2011
Infrastrutture, Forum Italia critica la Filt Cgil

CIVITAVECCHIA – Il presidente di Forum Italia Luca Pitzalis critica l’intervento della segretaria della Filt Cgil Luciana Ceppolino sugli interventi annunciati la scorsa settimana dal ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli circa nuove opere da realizzarsi sul territorio come l’autostrada Livorno – Formia, trasversali sino a Fano. “Ceppolino – ha spiegato Pitzalis – ha invitato il ministro ad interessarsi a sponsorizzare quei 30 Km che ci separano dalla superstrada per Orte, o quei 40 Km di ferrovia che ci tagliano fuori dal Corridoio 5 o interessarsi per sbloccare i fondi Cipe. Ma dimentica che le infrastrutture indicate dal ministro rappresentano delle realizzazioni essenziali per collegare il nostro porto, ormai divenuto sia a livello crocieristico che commerciale uno dei più importante del Mediterraneo, con centri industriali di primo piano del territorio nazionale e creando situazioni di sviluppo che, evidentemente, la cieca politica ideologica posta in essere dal sindacato cui la Ceppolino fa capo non fa vedere. Per anni la regione Lazio e la città di Civitavecchia sono state gestite da politici che non hanno mai fatto nulla per risolvere quei problemi infrastrutturali indicati. Ci chiediamo quindi dove sia stata la Cgil, e con essa i partiti di riferimento, per 40 anni”. Forum Italia chiede anche perché non sia stato chiesto prima il completamento della superstrada per Viterbo, “dove erano sindacati e partiti quando si riprendevano i lavori per rimettere in funzione la linea ferroviaria per poi vederli sospesi con lo smantellamento dei binari- hanno aggiunto – intanto comunque l’autostrada per Formia rappresenta uno dei sistemi da utilizzare per riuscire a evitare di rallentare il traffico delle merci che spesso si vede strozzato nel caos del raccordo anulare e che soprattutto con la realizzazione di queste opere si garantirebbe lavoro per molto tempo a molte imprese locali. Sempre ammesso che i Comuni interessati avessero la capacità e la forza di imporre l’obbligo che una quota consistente dei lavori eseguiti sui propri territori fosse eseguita da imprese locali e non da cooperative o imprese estranee al territorio stesso”.