Politica
2 Novembre 2011
La Civitavecchia-Orte spacca il Pdl

di LUCA GROSSI
CIVITAVECCHIA – Una delle opere incompiute del nostro territorio, forse la più discussa, è al centro in questi giorni di una lotta tutta interna al centro destra.
Indiscrezioni davano i 117 milioni di euro di fondi stanziati dalla precedente giunta Marrazzo indirizzati dalla giunta Polverini, destinati ad altri lidi.
La conferma è arrivata ieri mattina dal Sindaco di Viterbo in persona che, nel corso di un conferenza stampa a Civitavecchia, dove Marini è commissario del Pdl, ha spiegato ai giornalisti di aver recuperato il 50% dei fondi stanziati per la tanto aspettata e promessa trasversale.
Il presidente della provincia di Viterbo Meroi, esponente sempre del Pdl, ha parlato invece della copertura totale del finanziamento attraverso una delibera di giunta futura e grazie ai fondi Fas.
L’impressione è che sul piatto della bilancia oltre alla trasversale Civitavecchia Orte ci sia anche il tanto discusso aeroporto di Viterbo, ma questo è un capitolo a parte.
Rimane il fatto che a Civitavecchia proprio il giorno della presentazione agli iscritti del commissario del Pdl, il partito si è mostrato spaccato a livello regionale, almeno stando alle dichiarazioni rilasciate dall’assessore regionale Luca Malcotti subito dopo la conferenza di Marini.
«Ogni notizia in ordine al definanziamento della Orte-Civitavecchia è destituita di ogni fondamento». Questo ha dichiarato in una nota l’assessore alle Infrastrutture e Lavori pubblici della Regione Lazio. «L’opera – ha spiegato Luca Malcotti – era finanziata con i fondi Fas che, come è noto, sono stati spostati sul piano di rientro; l’intervento è tuttora coperto da finanza regionale e la giunta Polverini manterrà gli impegni presi».
In sostanza due dichiarazioni diverse sullo stesso argomento, entrambe legate agli ambienti del Pdl.
Se da un lato il neo commissario del partito locale ha parlato di un suo intervento risolutivo, almeno sulla metà del fondi utili alla realizzazione della Civitavecchia-Orte, dall’altra l’assessore regionale Malcotti ha sconfessato il collega di partito, negando ogni ipotesi di definanziamento in riferimento all’opera.
Difficile stabilire cosa stia realmente accadendo, certo è che il debutto di un commissario di partito, con un minimo di accortezza, avrebbe potuto avere un epilogo diverso.