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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    La diocesi ricorda l’amato Carlo Chenis

    di VALENTINA CERRONE
    CIVITAVECCHIA – E’ passato un anno da quando il sorriso ampio e luminoso del vescovo Carlo Chenis si è disteso nella pace eterna. Un volto, una voce, una persona che insieme alla certezza della resurrezione, ha lasciato un grande vuoto nei fedeli, negli amici più vicini, nelle persone con cui senza sosta si prodigava per il bene della diocesi. Un vuoto anche per l’immensa prova di dignità e coraggio con cui Chenis accettò la devastante malattia che lo portò alla morte in soli 3 mesi; una testimonianza fortissima di accettazione fiduciosa e serafica della volontà di Dio “poiché la sua Chiesa è costituita da una marcia a staffetta sostenuta dagli “uomini di buona volontà”. Così scrisse in una lettera inviata ai fedeli, durante la chemioterapia; un vescovo che informava i suoi figli delle sue condizioni, un uomo che aveva nel cuore il desiderio di avere tutti vicini. Ricevette la consacrazione episcopale il 10 febbraio 2007 nella basilica di San Giovanni Bosco a Roma per l’imposizione delle mani del cardinale Segretario di Stato Tarcisio Bertone e il 24 febbraio prese possesso della diocesi. Sotto la sua guida ispirata fu realizzata, nel porto storico di Civitavecchia, una chiesa all’interno dei mercati traianei. Il 26 gennaio 2010 indirizzò ai fedeli della diocesi una sentita lettera nella quale annunciò loro di essere affetto da un tumore invasivo. Si spense al policlinico Agostino Gemelli di Roma alle 15:45 del 19 marzo. Il rito funebre si tenne il 23 marzo nel porto storico di Civitavecchia alla presenza di oltre 10.000 fedeli e 60 vescovi e fu presieduto dal cardinale Segretario di Stato Tarcisio Bertone. La sua opera fu un arcobaleno di iniziative, impegni, collaborazioni e incontri con i giovani che amava da vero figlio di Don Bosco. Amava poi l’arte il vescovo Chenis : nel luglio del 1995 venne nominato segretario della Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa e nel settembre dello stesso anno membro della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra. Il giorno dei suoi funerali il porto si trasformò in una immensa piazza, stracolma di persone unite da un pianto grato ma sofferto. La città ha amato profondamente Carlo Chenis.
    Domenica alle 18.30 si terrà una solenne celebrazione di suffragio nella Cattedrale, presieduta da sua eminenza il cardinale Mauro Piacenza. Nel giorno della festa del papà, la diocesi ricorderà il sorriso di quel padre che ha insegnato ai suoi figli ad accettare con amore, dignità e fiducia la volontà a volte incomprensibile di Dio.