CIVITAVECCHIA – Salutiamo con soddisfazione il fatto che anche nella nostra città si stia creando un fronte ampio e composito di opposizione all’affidamento della gestione dell’acqua, bene universale, ai privati. Si apre così una nota della segreteria della Cgil con la quale dal sindacato esprimono soddisfazione per il fronte comune del coordinamento cittadino della sinistra contro la possibile di privatizzazione del servizio idrico cittadino.
La nostra soddisfazione – prosegue Boriello – risiede principalmente nel verificare che la opposizione, attuata dal sindacato, alla privatizzazione, anche “attraverso la Holding” per l’ingresso in Ato 2,oggi è anche delle forze politiche e che la città prende coscienza, si organizza e si attiva contro la scellerata scelta di cedere “l’oro blu “ ai privati, così come già da tempo i comuni della provincia di Viterbo hanno “rinnegato l’adesione al consorzio Talete e come in questi giorni anche ad Ostia contro l’ingresso in Ato si organizza l’opposizione nel XIII municipio. Anche dalla Cgil fanno quindi un salto indietro rispetto al passato quando si iniziò a parlare di Ato, sottolineando oggi la bontà e la necessità di ritornare alla proposta della legge popolare contro la privatizzazione dell’acqua; per il sindacato l’acqua pubblica è l’unico percorso possibile a tutela dei cittadini, dei pensionati, dei lavoratori, in una situazione sociale di crisi che sta ampliando sempre più la fascia di povertà e disagio.
Il decreto Brunetta, 135/09, – concludono dalla segreteria della Cgil – imponendo la cessione della quota di maggioranza agli Enti Pubblici nelle società miste, di fatto consegna Acea al socio di minoranza (forse Caltagirone?) che la dice lunga su quale sarà il ruolo della futura maggioranza, che si sta rapidamente costruendo nel Lazio, con “ gli accordi sottoscritti con il candidato Presidente, e non tra partiti (?) nel caso di vittoria del centro destra alle prossime elezioni.

