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    Amministrazione
    2 Novembre 2011
    «Basta con l’informazione del sospetto»

    CIVITAVECCHIA – «È iniziata la campagna elettorale». Così il sindaco Moscherini ha commentato quanto riportato in questi giorni sui giornali, in merito alle intercettazioni riguardanti la vicenda del sequestro del palazzo in costruzione su piazza XXIV Maggio, con la magistratura che avrebbe concentrato l’attenzione anche su alcuni esponenti del centrodestra locale. Intercettazioni che avrebbero lo scopo di verificare la presenza o meno di uno stretto legame tra politici ed imprenditori. Ieri mattina, come annunciato, il primo cittadino ha voluto tenere una conferenza stampa ad hoc, determinato a mettere i puntini sulle ‘‘i’’, in merito proprio ad un modo di fare informazione che, a suo dire, non è corretto. «Così – ha infatti spiegato – si fa solo politica». Lo ha ribadito più volte: la sua non è stata una difesa di chi, nel caso in cui venisse confermata qualche irregolarità, dovrà comunque pagare. «Il mio – ha invece chiarito – è un intervento diretto a difendere l’immagine dell’amministrazione comunale: sono Sindaco ed ho il dovere di farlo. Non si sono fatti nomi e non è stato indicato chiarimente qualche presunto colpevole: si è tirato in ballo il centrodestra, indistintamente. Così facendo, senza nomi e cognomi, si fa credere che tutti sono potenziali criminali e colpevoli. L’amministrazione comunale non è un pungiball: per questo chiederò un risarcimento danni». Anzi il sindaco Moscherini farà di più. Pur ribadendo infatti di avere rispetto per la magistratura «fiducioso – ha spiegato – del suo operato», il primo cittadino ha annunciato altre iniziative che prenderà nei prossimi giorni. «Innanzitutto – ha annunciato – scriverò una lettera al procuratore capo Gianfranco Amendola per chiedere le ragioni di questa fuga di notizie dalla Procura e MERCATOper sapere, ad esempio, se il pm Edmondo de Gregorio titolare dell’indagine, si sia rivolto o confidato con il giornale, o sapere chi è la ‘‘talpa’’ della Procura».
    Il sindaco Moscherini si è posto, in queste ultime ore, una serie di domande. «Ad esempio – ha aggiunto – se l’indagine non è ancora chiusa come è possibile che vengano rese note possibili intercettazioni? Chi ha detto che questi politici sono già stati interrogati e chi ha confermato che l’indagine è giunta quasi a conclusione? Non essendoci alcun indagato, al momento, come confermato dalla stessa Procura che ieri è intervenuta atraverso le parole del procuratore capo Amendola, la questione risulta ancora più grave. Non accetto quanto è stato scritto, le accuse rivolte al centrodestra, e anche per questo presenterò una denuncia con richiesta di risarcimento danni. Anzi, se fossi il proprietario del palazzo, avvierei una querela, anche se venisse fuori qualcosa di vero, perché questo caso è stato strumentalizzato per altri fini».
    Il primo cittadino è poi entrato nel merito del ‘‘caso piazza XXIV Maggio’’. «Appena uscito fuori il ‘‘fatto scandalistico’’ – ha sottolineato – ho chiamato a raccolta i tecnici; la situazione mi è stata spiegata talmente bene, specie dal nostro architetto Massimo Piacentini, che tutta questa malignità e questi abusi non li ho visti. Poi la Procura fa il suo lavoro come è giusto che faccia. Sono sicuro che anche questa vicenda si chiuderà presto, nel migliore dei modi».
    Un chiarimento è stato fornito infine anche sulla questione legata alle solite imprese vincitrici di appalti. «E che vuol dire? – si è chiesto il primo cittadino – se una impresa di Civitavecchia ha lavorato, ad esempio, per l’Enel o per il Comune non può poi costruire un palazzo? E viceversa se ha già realizzato un qualsiasi fabbrciato non può partecipare a gare pubbliche se non fuori dal comune di Civitavecchia? Così si fa soltanto informazione del sospetto».