CIVITAVECCHIA – Si torna a parlare del ‘‘problema diportismo’’. Se da un lato alcune rassicurazioni per i civitavecchiesi sono giunte da Gaetano Bellavista Caltagirone, che dal 49° Salone Nautico di Genova non ha escluso la possibilità di destinare parte dei posti barca del grande Marine Yatching ai piccoli marinai locali, dall’altro c’è chi si pone interrogativi su altre opere (porticcioli e approdi) che una volta realizzate lascerebbero ben poche speranze per le barche dei civitavecchiesi. Vittorio Petrelli (AeL), si è posto alcuni interrogativi in particolare sul progetto di ‘‘raddoppio’’ del Porto Turistico Riva di Traiano. «A dimostrazione del fatto che non siamo contrari a tutto – ha precisato Petrelli mostrando un pannello raffigurate un progetto – noi di AeL sosteniamo che quell’opera si può fare, ma mettiamo delle condizioni. Le istruttorie per le approvazioni dei porti turistici stanno andando avanti e la città non sa nulla. Servono opere di compensazione, per esempio l’area dello scalo Matteuzzi. Renderla fruibile al pubblico magari bonificando anche i fossi Zampa d’Agnello e San Goridano». Petrelli in breve, chiede al sindaco Moscherini, ‘‘cosa ne trarrà la città con la realizzazione di opere del genere’’. L’esponente dell’opposizione porta l’esempio di altre città italiane che ospiteranno strutture simili. «Ventimiglia e Fiumicino – prosegue il consigliere di AeL – hanno previsto come compensazione posti barca per i diportisti del luogo o distretti nautici specializzati in manutenzioni che creano economie per quella parte del territorio alla quale comunque è stata sottratta parte delle costa. Sulla scia di Petrelli è intevenuto anche il segretario dell’Udc Marco Di Gennaro che punta il dito sul rilascio delle concessioni: «Ci irrita notevolmente – scrive Di Gennaro – la “disponibilità” dichiarata da chi ha avuto in concessione, per i secoli a venire, il “nostro” porto storico a riservare alcuni posti barca , di certo non per barchette, nel Marine Yatching che verrà. Non si sarebbe dovuta dare alcuna concessione , né si dovrà iniziare alcun lavoro prima di aver dato adeguata risposta alle esigenze dei civitavecchiesi. Se si fosse prestata la stessa attenzione nel risolvere il problema del diportismo quanta se ne prestò per dare il via allo scippo del porto storico non saremmo a questo punto».
Politica
2 Novembre 2011
«Dei porti turistici la città non sa nulla»

