ALLUMIERE – «Frezza continua a non capire o fa finta di non comprendere». Ad esprimersi così l’ex assessore dell’Agraria, Alfonso Superchi dopo le dichiarazioni di ieri del presidente dell’Ente collinare. «Le mie dimissioni sono maturate nel tempo e sono frutto della cattiva gestione dell’Ente e del mancato impegno da parte del comune di istituire un’area protetta. Frezza dovrebbe riflettere sulle reazioni positive degli altri componenti della giunta che hanno concordato le mie dimissioni. Anche Pasquini ha trovato il coraggio di dimettersi e mi auguro che questo avvenga sia per la Ciucci che per Regnani. Ho sempre stimato e rispetto Frezza e spero che questo momento di difficoltà lo aiuti a far prendere decisioni giuste sia per lui e per l’Ente». Pronta risposta anche di Pasquini: «Mai mi sarei dimesso per problemi personali. Ci tengo a far sapere la verità visto che l’unico a rimetterci sono io. Prima delle Europee convocai il direttivo del PD perché volevo dimettermi per problemi interni alla giunta e anche Frezza minacciò di dimettersi e poi promise che i problemi interni si sarebbero risolti: ma nulla è cambiato. L’ultimo strappo è stato lo scorso week end: come vice presidente e d’accordo con due rappresentanti dell’ACR di Allumiere ho autorizzato l’utilizzo dell’immobile di Giovita all’ass. dei cacciatori per compilare i moduli delle battute di caccia che si sarebbero svolte nell’Afn di proprietà dell’Ente. Giovedì Frezza mi rimproverò spiegandomi che gli assessori Regnani e Ciucci minacciavano di non partecipare alla giunta fin quando i cacciatori non avessero lasciato l’immobile e riconsegnato le chiavi. Sabato, dopo aver dialogato con Frezza ed avergliele anticipate verbalmente già giovedì sera, ho presentato le dimissioni. Quindi niente ‘‘fulmine a ciel sereno, ma fulmine in piena tempesta’’. Con dolore, pur constatando di aver ottenuto più del doppio del loro consenso alle ultime elezioni, mi sono reso conto di essere in minoranza nella giunta e ho preferito lasciare la poltrona. Scongiuro il commissariamento e confermo la fiducia al presidente e agli atti che prima di arrivare all’esame in Consiglio, saranno discussi con la maggioranza della quale faccio parte e nel partito a cui sono iscritto». (Rom. Mos.)
Cronaca
2 Novembre 2011
«Frezza continua a non capire oppure semplicemente finge»

