TARQUINIA – «L’approvazione in consiglio provinciale del documento proposto da Rifondazione Comunista, Cittadini Liberi di Tarquinia e Comitato degli Amici della Maremma è un vero e proprio ‘‘ricatto politico’’ e, nelle premesse, è un vero e proprio ‘‘raggiro politico’’ nei confronti dei consiglieri provinciali». Il commento del sindaco Mauro Mazzola a riguardo di quanto accaduto nell’assise che si è svolta lunedì 14 dicembre a palazzo Gentili esprime rabbia. «Mi dispiace – dice il primo cittadino – che i consiglieri provinciali non si siano soffermati con attenzione alla lettura delle premesse che distorcono la realtà del deliberato; infatti, ci sono tutta una serie di dati non veritieri: non è vero che l’autostrada ruberà ancora 25,50 metri con terrapieni di altezze che variano da 2 a 8 metri, e tante altre inesattezze che riguardano la ‘‘Zona Industriale di Tarquinia’’, il falso cementificio che era solo una delibera di urbanistica e non di autorizzazione e tante altre cose. Sarebbe stato bene che, tutti i consiglieri, avessero preteso una documentazione di sostegno a questo farneticare». «In gioco ci sono fortissime pressioni politiche e non solo – spiega Mazzola – La Provincia da una parte ha lavorato per arrivare ad un tracciato che seguisse quello attuale della statale Aurelia, dall’altra, con un colpo di spugna, getta alle ortiche tutto ciò, approvando un documento basato su un progetto inesistente, in quanto il corridoio tirrenico sarà realizzato mettendo in sicurezza la consolare, con l’ampliamento delle carreggiate, la creazione delle corsie di emergenza e l’eliminazione degli incroci a raso. Ovvero quello che viene richiesto da Rifondazione Comunista, Cittadini Liberi di Tarquinia e Comitato degli Amici della Maremma. Dunque le elucubrazioni mentali fatte in consiglio provinciale hanno dell’incredibile». Il sindaco Mazzola mette poi in luce un altro aspetto del documento approvato che evidenzierebbe «la natura solamente politica» della decisione presa. «È curioso – incalza il Sindaco – come una problematica d’interesse generale sia ridotta ad una di livello locale solo tarquiniese. Si potrebbero offendere anche i sindaci di Montalto di Castro, Capalbio e a salire che non vengono ‘‘difesi’’ dai ‘‘cavalieri dell’ambiente’’. Inoltre, al tema dell’autostrada vengono associati, guarda caso, altre tematiche che stanno tanto a cuore al comitato dei Cittadini Liberi e riguardano solo ed esclusivamente questa città. Invece per altri importanti progetti, quali la trasversale Orte-Civitavecchia e la variante di Vignanello, tutti questi signori, nobili e puri di cuore, non ne contestano la realizzazione. Non sono lingue di asfalto che distruggeranno centinaia di ettari di territorio agricolo, così come paventato per l’autostrada? Evidentemente, forse, nascoste nell’ombra, si agitano forze economiche che vogliono impedire lo sviluppo economico di Tarquinia in favore di altre realtà». «La sola verità – conclude Mazzola – è che il corridoio tirrenico costituisce una infrastruttura strategica per il territorio e che, grazie alla concertazione messa in atto in questi mesi, sarà possibile costruirlo rispettando l’ambiente e il territorio e soprattutto, come auspicato da tutti, verrà messa in sicurezza l’Aurelia. Invito i consiglieri provinciali del mio partito ad una maggiore responsabilità e maggiore rispetto per Tarquinia».
Cronaca
2 Novembre 2011
«Il documento contro l’autostrada è un raggiro politico»

