CIVITAVECCHIA – «Il Comune di Civitavecchia non ha vinto un bel niente e gioisce di gioie non proprie. La sentenza n. 19/2011 del Tribunale di Civitavecchia ha affermato che sono incontestati i diritti della Mastrofini S.r.l. acquistati in data 20 giugno 2001 e relativi ai terreni censiti al foglio 9, p. lle 227, 216, 237, 17, 224, 229, 181, 208, 252, 257 su parte delle quali insiste il manufatto realizzato dalla Mastrofini S.r.l.». È quanto dichiara l’onorevole Pietro Tidei, intervenuto sulla sentenza che di fatto ha stabilito che le aree termali restino al Comune. «Il Comune di Civitavecchia gioisce in sostanza della gioia della Sar Hotel – prosegue il deputato del Partito democratico – gioia in verità a buon mercato per due ordini di motivi: la sentenza è stata impugnata dalla Mastrofini S.r.l. perché totalmente errata, ma la società, da parte sua, non è particolarmente addolorata per gli esiti pratici della vicenda per motivi facilmente intuibili da chi abbia un minimo di intelligenza, poi l’atto sul quale fonderebbero i diritti del Comune e della Sar Hotel è irrimediabilmente risolto per mancata verificazione della condizione in quanto le Banche non hanno mai provveduto alla cancellazione delle ipoteche tutt’ora gravanti sui terreni comunali e della Mastrofini S.r.l.». Stando alle parole di Tidei, in ogni caso la pendenza delle cause in corso e le cause a venire non avrebbero impedito e non impedirebbero la realizzazione del comparto termale «rimasto inattuato – aggiunge – solo a causa della incapacità dell’amministrazione di risolvere il contenzioso con minori danni di quelli che saranno certamente prodotti dagli esiti della sentenza. Il Sindaco, cantando vittoria, mostra di gioire per interessi che non sono quelli del Comune e della collettività. La sentenza – riferisce ancora il deputato del Pd – conferma infatti, l’esistenza dei diritti della Mastrofini S.r.l. sui terreni interessati dal comparto termale. E soprattutto la vicenda processuale è tutt’altro che conclusa visto che ci sono ancora due gradi di giudizio da definire con esiti tutt’altro che scontati». Poi una considerazione politica: «Sinora tante chiacchiere e tanti proclami ma nessun atto concreto, nonostante la disponibilità dichiarata dalla società ad iniziare i lavori. La città aspetta i fatti concreti. Sino a che questi non si attueranno saremo alle solite chiacchiere, bugie e proclami di un Sindaco chiacchierone, fanfarone e bugiardo».
Politica
2 Novembre 2011
«Mai cancellate le ipoteche sulle aree termali»


