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    Politica
    2 Novembre 2011
    «Non sarà certo Tidei a dirmi quello che dovrò fare»

    ROBERTACIVITAVECCHIA – «Sono felice, una grande occasione di rilancio per il Partito democratico». È quanto dichiara Roberta Galletta, eletta coordinatore del partito di centrosinistra, nonostante le polemiche tra la corrente Bersani alla quale lei appartiene e i franceschiniani, già pronti a ricorrere contro una nomina che definiscono frutto di un metodo «irrituale».

    «Al di là dei sombreri di cui qualcuno parla – fa sapere la Galletta – da anni sono vicina al Pd: ho sostenuto Veltroni e ora spero di poter recuperare tutti coloro che, pur stando nel partito, non vivono la politica cittadina».

    Un’apertura alle componenti legate a Ciani, Barbaranelli e Stella: «Intorno a me vedo tanta positività e voglia di fare – spiega il nuovo coordinatore del Partito democratico – non mi sento assolutamente mandata al massacro e non sarà certo Pietro Tidei a dirmi quello che dovrò fare».

    Respinge quindi la tesi di coloro che ritengono sbagliata la strada intrapresa: «Le votazioni si sono svolte secondo lo statuto – afferma – in democrazia vince la maggioranza. Qualcuno doveva pur propormi – prosegue – e il fatto che sia stato Tidei non vuol dire che mi lascerò manovrare da lui. Voglio dare spazio anche alle componenti che non mi hanno sostenuto – conclude il coordinatore – affinché si ottenga una segreteria snella, in grado di riportare la politica ad un impegno serio. Il tempo mi darà ragione».

    E di tempo non ne ha perso Roberta Galletta, contattando subito le varie anime del Pd e iniziando a valutare i primi nomi che comporranno la segreteria del partito.

    Probabile che tra i nuovi membri ci sia una sola donna, Antonella Appetecchi, altra figura legata a doppio filo all’onorevole, che ieri ha speso poche, ma pesanti parole per commentare l’esito del voto: «Hanno voluto fare – dice Tidei – un braccio di ferro contro di me, da solo, e questo è il risultato. Però ho già consigliato il neo-segretario di lavorare per l’unità del partito, auspicando che il messaggio venga raccolto».

    Intanto, a proposito di nomine, un’altra civitavecchiese, Marina Pergolesi, è entrata a far parte della direzione regionale del partito, in quota a Ciani, mentre Annalisa Tomassini è responsabile del commercio nell’esecutivo del Lazio.

     

    Questa, infine, la dichiarazione del presidente della direzione del Pd, Giovanni Ranalli: “L’elezione avvenuta ieri di Roberta Galletta a Segretaria del Circolo del PD, può segnare una fase nuova nella vita del Partito e nelle relazioni pubbliche con la città, il popolo, le istituzioni. Roberta Galletta, laureata, scrittrice – la Darsena è un successo – aspirante giornalista, di temperamento spigliato, quando necessario, anche tagliente e mordente, ha le doti, a mio giudizio, per esercitare il ruolo importante che le è stato affidato. Ed io le auguro di cuore di imprimere alla nostra azione la svolta attesa dai compagni e da molti cittadini. In questi giorni sono stato bersaglio di diffide e di richiami alla procedura seguita per lo svolgimento della elezione del Segretario. Ribadisco che le indicazioni venute dal Comitato Regionale del PD erano e restano chiare: quando si procede alla elezione di un Segretario, il numero legale si fa alla fine, contando il numero dei votanti e non all’inizio. Se disputa dunque, si vuole fare, la si faccia nelle sedi competenti che sono quelle che hanno fornito le indicazioni; del resto, il documento è scritto ed è stato anche distribuito. Per chi ne vuole, ci sono altre copie. L’augurio che formulo è che i 25 giorni di intensa passione politica che abbiamo vissuto, nelle tre riunioni della Direzione con i 38 interventi che vi sono stati, non rappresentino un muro di incomunicabilità, ma aprano viceversa un periodo di feconda convivenza, così come viene indicato dal Segretario Bersani. Siamo infatti diversi, veniamo da storie e culture diverse, abbiamo una formazione diversa, eppure dobbiamo abituarci a convivere insieme, discutendo, cercando soluzioni condivisibili, quando è possibile, ma sempre nel rispetto reciproco”.