CERVETERI – Gli esponenti di ‘‘Sviluppo per Cerveteri’’ tornano sulla questione della Sagra dell’uva, che quest’anno si è conclusa, tra le altre cose, senza neanche la tradizionale sfilata dei carri allegorici. «Che a contribuire all’organizzazione di una manifestazione strettamente legata al territorio ed alle sue peculiarità, come la Sagra dell’Uva a Cerveteri, fosse chiamata in primis la Pro Loco ci sembrava cosa normale, giusta e dovuta – attaccano gli esponenti della lista – Probabilmente ciò è valido per il resto del mondo ma non qui da noi. Infatti quest’anno, ad organizzare la famosa sagra, è stata chiamata un’associazione diversa dalla Pro Loco di Cerveteri. Singolari sono anche gli antefatti che hanno portato a questa decisione». «Intanto – spiegano da ‘‘Sviluppo per Cerveteri’’ – sembra che vi siano stati contatti tra l’amministrazione comunale e la Pro Loco, durante i quali il Comune, attraverso il suo assessore competente, Alessio Pascucci, avrebbe comunicato alla Pro Loco la disponibilità finanziaria di € 35.000 per l’allestimento della manifestazione, ma il cui presidente, Arcangelo Dello Russo, si sarebbe dichiarato indisponibile per i tempi ristretti in cui si sarebbe dovuto operare. Questo a detta del Comune, ma l’altra campana non conferma». «La Pro Loco – dicono – aveva elaborato un progetto circostanziato, per organizzare al meglio la Sagra dell’Uva, presentato al protocollo del Comune di Cerveteri il 16 luglio 2009, per il quale, non avendo ricevuto alcun riscontro, il 12 agosto scorso ha sollecitato l’assessore competente. Per tutta risposta il Comune il 20 agosto, 8 giorni prima dell’inizio delle manifestazioni, ha emesso un bando, titolato ‘‘Indagine conoscitiva di mercato per la realizzazione della Sagra dell’Uva e del Vino dei Colli Ceriti 29-30 agosto 2009’’ (prot. 32638/20.8.2009), con il quale intendeva svolgere un’indagine di mercato a titolo conoscitivo per valutare la possibilità di affidamento della realizzazione dell’intera sagra. E poi c’è ancora qualcuno che dubita dell’efficienza e dell’efficacia dei nostri beneamati amministratori. In 35 giorni non sono stati in grado di rispondere alla proposta della Pro Loco, però in otto hanno emesso un bando, atteso che i soggetti interessati ne venissero a conoscenza e rispondessero, esaminato i riscontri del mercato, assegnato i punteggi di valutazione e scelto». «Dopodichè – prosegue ‘‘Sviluppo per Cerveteri’’ – i soggetti prescelti hanno fatto in tempo ad allestire il tutto. Se l’uva è una delle principali risorse del territorio ci sembra che avrebbe meritato più attenzione di una frettolosa, ed improbabile ‘‘indagine di mercato’’ svolta in piena emergenza. Il messaggio appare chiaro: la Sagra non rivestirà più quella parte importante delle tradizioni popolari di Cerveteri»
Cronaca
2 Novembre 2011
«Passata la festa, gabbata la Pro loco»

