CIVITAVECCHIA – I lavori di messa in sicurezza della scuola di via Fusco
non si possono più rimandare e il Comune è pronto ad intervenire, trasferendo i bambini della scuola elementare di via Fusco alla scuola Calamatta.
Decisione che ha fatto infuriare i genitori dei piccoli, alcuni dei quali ieri mattina si sono ritrovati al Pincio per discutere del problema insieme al sindaco Moscherini, all’assessore Vinaccia e al vicepreside dell’istituto Rossella Antonelli.
Nonostante le rassicurazioni del Pincio e del vicepreside, i genitori sono stati intransigenti, ritenendo eccessivo il trasferimento di circa 300 metri. «Questi problemi esistono da anni, potevate pensarci prima, durante l’estate non avete mosso un dito e ora che inizia la scuola siete pronti a causarci dei disagi». Questi sono solo alcuni dei commenti dei genitori presenti all’incontro, che hanno preso la parola per far sentire la loro voce in merito ad un trasferimento che si preannuncia tutt’altro che indolore.
«L’anno scorso su una questione simile ho mandato via un assessore (Attilio Bassetti, ndr)» ha esordito il sindaco Moscherini, ma i genitori non si sono fatti intimorire e dopo aver chiesto inutilmente l’attivazione del servizio scuolabus hanno minacciato di andare via in blocco dalla scuola Fusco. «Domani stesso verrò a ritirare il nullaosta – ha dichiarato pubblicamente la madre di una bambina. Come possono convivere i piccoli con gli studenti delle medie? In che modo riusciranno a condividere lo stesso bagno?». Semplice la risposta della Antonelli: «Divideremo gli orari», replica che ha indotto i presenti a commentare negativamente l’ipotesi prospettata. Alla fine l’incontro si è concluso con il vicepreside che ha accusato apertamente la politica di aver trascurato per anni la scuola: «Parlo di Tidiei – ha dichiarato – che è venuto a chiedere voti e di Frascarelli che faceva politica per mantenere aperta la scuola».
Alla fine della riunione i risultati non sono arrivati.
Almeno i genitori hanno potuto dire la proprio su un’organizzazione dei lavori che ricorda tanto il caos creato alla Laurenti lo scorso anno.