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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Legambiente: "Nel Lazio foci inquinate"

    TARQUINIA –  “Inquinamento ‘grave’ per dodici foci e ‘leggero’ per quattro nell’autunno 2008; sette foci’ gravemente inquinate’ su otto ed una sola ‘leggermente’, invece, nel monitoraggio estivo del 2009: è molto seria e preoccupante la situazione di inquinamento organico delle foci dei principali fiumi della nostra Regione, messa in evidenza durante una nuova iniziativa della ‘Goletta Verde nel Lazio’ di Legambiente, analizzando tutti i monitoraggi dell’ultimo anno effettuati dai laboratori dell’associazione ambientalista. Situazioni critiche un po’ ovunque, da sud a nord, sono alle foci del fiume Rio Santa Croce (Lt), Canale Rio Martino (Lt), Canale Acque Alte (Lt), Fosso Cavallo Morto (Rm), Canale Biffi (Rm), Fiume Tevere lato Ostia e Fiumicino (Rm), Fiume Arrone (Rm), Fosso Vaccina (Rm), Fosso Zambra (Rm), Fosso Arrone (Vt) e Fiume Marta (Vt). “Leggermente inquinate” la Foce del Garigliano (Lt), la Foce del Portatore (Lt) e le Foci del Fiora (Vt) e del Mignone (Vt)”. Lo comunica, in una nota, Legambiente Lazio. “E’ su quattro corsi d’acqua che Legambiente Lazio ha voluto concentrare l’attenzione – prosegue la nota – in provincia di Latina, situazione da codice rosso per la foce del Rio Martino, dove oggi è giunta la Goletta Verde ed è stata organizzata una pulizia straordinaria da parti degli studenti, anche per denunciare il progetto assurdo di porto canale nell’area. Stessa musica per la foce del Canale di Sant’Anastasia, la cui piaga peggiore risulta essere un’illegalità diffusa rappresentata da centinaia di ormeggi e decine di abitazioni sugli argini del fiume. Più che drammatico lo stato della foce del Fosso Vaccina, che appare come una vera ‘fogna a cielo aperto’ a Ladispoli. Pessima fotografia, infine, anche per la foce del Fiume Marta, l’unico emissario del Lago di Bolsena, e quindi il corso d’acqua su cui si riversano tutte le problematiche della gestione idrica di gran parte della provincia di Viterbo. Situazioni di inquinamento, peraltro, confermate dall’ARPA Lazio, nei tre casi monitorati: in differenti prelievi effettuati nel 2009, l’Agenzia ha riscontrato a Rio Martino valori per i coliformi fecali di 800 UFC/100ml (Unità Formanti Colonia per 100 millilitri, il limite è 100 UFC/100ml); non meglio sul Marta dove i valori sono di 480 UFC/100ml per i coliformi fecali e di 360 UFC/100ml per gli streptococchi fecali (il limite è 100 per entrambe); anche al S. Anastasia niente di buono, visto che per i coliformi fecali il valore registrato è risultato di 1.200 UFC/100ml (il limite è 100 UFC/100ml)”. “Le foci laziali sono troppo spesso gravemente inquinate e tengono sotto scacco la qualità delle acque del nostro mare, Legambiente torna a chiedere nuovi controlli e un’accelerazione sulla depurazione – ha dichiarato Cristiana Avenali, Direttrice di Legambiente Lazio – Con gli importanti investimenti già definiti dalla Regione Lazio in materia di tutela delle acque, bisogna puntare alla radice del problema, con interventi puntuali su fognature e depuratori in particolare sui fiumi e sui fossi, che diano una rinnovata attenzione al ciclo delle acque. Allo stesso tempo vanno contrastati con più forza sia l’abusivismo edilizio, che progetti scellerati di cementificazione, primi su tutti i nuovi inutili porti del Lazio, operazione cieca e senza senso”. “Non c’è mai fine al peggio – prosegue la nota – Se la situazione delle foci è già molto critica, a questo si aggiungerebbe un enorme impatto dovuto a decine di nuovi porti ed approdi turistici previsti: prendendo in considerazione solo i quattro fiumi su cui abbiamo concentrato l’attenzione, sarebbero ben 1.300 i posti barca in più, secondo il piano porti ed i progetti in corso: 500 con il nuovo approdo presso la foce del Rio Martino; 400 con l’ampliamento dell’approdo già esistente sulla foce del Canale di Sant’Anastasia; 500 con il nuovo approdo di Tarquinia (Vt), sulla foce del Fiume Marta. Semplicemente, una follia. All’iniziativa della ‘Goletta Verde nel Lazio’ presso la foce del Rio Martino, erano presenti Patrizia Fanti, assessore all’Ambiente del Comune di Latina, ed i volontari del Circolo Legambiente Arcobaleno di Latina”.