di CIRO IMPERATO
CIVITAVECCHIA – Traformare la delusione degli Europei in qualcosa di positivo. Damiano Lestingi si sta godendo gli ultimi giorni di relax prima della ripresa degli allenamenti, ma con il suo allenatore Fabio De Santis ha già fatto il punto analizzando i risultati della rassegna continentale di Budapest e pianificando il percorso da seguire per operare quel salto di qualità al quale il tritone ‘‘made in Coser’’ dell’Aniene comincia ad essere atteso. «A Budapest non è andata bene – spiega Damiano – ma fare drammi non serve. Serve invece capire come cambiare rotta e credo che sia una buona idea fare una scelta, ovvero rinunciare ai 100 dorso e focalizzare la preparazione sui 200 dorso e stile». Un’idea che il suo tecnico Fabio De Santis aveva già prospettato alla fine della scorsa estate dopo i Mondiali di Roma: «Con Damiano siamo d’accordo sul puntare anche sui 200 ed io non tralascerei neppure i misti e comunque anche sui 100 dorso potrebbe gareggiare ma senza fare una preparazione specifica». De Santis però crede che il salto di qualità debba passare anche attraverso altre mosse a partire da un nuovo approccio alle competizioni internazionali: «Il fatto che subito dopo gli Europei Damiano abbia vinto 50, 100 e 200 dorso agli Italiani in vasca corta la dice lunga sulla sua preparazione ed i tempi (25’’3, 52’’4 e 1’54’’) ne sono un’ulteriore conferma. A Budapest stava bene ed infatti nella giornata conclusiva ha fatto una gran prova in staffetta pur avendo nelle gambe la stanchezza dei giorni precedenti. La mia impressione è che Damiano si sia bloccato perché a livello internazionale ha bisogno di un risultato importante». In effetti Lestingi in Italia dove è il dominatore incontrastato da anni non sente il peso delle gare pur avendo la pressione di dover vincere per forza, ma fuori dai confini nazionali dove deve ancora affermarsi la tensione finisce per giocargli brutti scherzi: «Damiano ha solo 21 anni – prosegue il suo allenatore – ma con l’esperienza accumulata in tante importanti kermesse può vantare un ampio bagaglio da cui attingere. E poi devo entrare in gioco io e trovare la chiave di volta per arrivare alla consacrazione internazionale». Voglia di riscatto, insomma, ma nessun campanello d’allarme. Sul talento di Damiano Lestingi non ci sono dubbi e la speranza è che la seconda parte di stagione in vasca corta (ci sono Europei e Mondiali ad Eindhoven e Dubai oltre agli Assoluti) possa avviare quel processo di svolta che dovrà trovare il suo compimento definitivo nel 2011 con i Mondiali di Shangai e nel 2012 con le Olimpiadi di Roma.
Un insuccesso apre dunque il biennio decisivo della carriera di Damiano Lestingi, che però partendo dalla sua prima tripletta agli Italiani deve costruire quei grandi successi che Civitavecchia si aspetta dal suo campione.

