logo
    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Malagrotta 2: Allumiere in pole position

    ALLUMIERE – La discarica di Malagrotta deve chiudere e secondo l’Ama il posto migliore è ad Allumiere: vicina all’autostrada, alla ferrovia e alla centrale Enel di Civitavecchia dove i rifiuti si possono trasformare in energia e il sito si trova all’interno di un’area militare che dovrebbe essere presto dismessa. Lo riferisce oggi il quotidiano ‘La Repubblica’ sottolineando che nel pomeriggio ci sara’ un vertice a Palazzo Chigi tra il Sindaco di Roma, Gianni Alemanno, il presidente della Regione Lazio, Piero Marazzo, il Sottosegretario Gianni Letta e il responsabile della Protezione Civile, Guido Bertolaso per avere l’autorizzazione del governo. “Allumiere ospiterebbe un invaso per i rifiuti e un impianto di trattamento per smistare il materiale e indirizzarlo o all’invaso o alla centrale di Civitavecchia. Non a caso, il sindaco Alemanno, ricorda il quotidiano, durante il suo viaggio in Israele ha visitato l’impianto di Tel Aviv, considerato all’avanguardia, che separa i rifiuti a valle, vale a dire alla fine, senza la fase della raccolta differenziata. Ad Allumiere la notizia, continua ‘La Repubblica’, si e’ diffusa e residenti e istituzioni sono sul piede di guerra tanto che il sindaco Augusto Bellocchio ha affermato che “non saremo la pattumiera della capitale”. Il paese non ha una sua discarica, fa riferimento all’invaso di Civitavecchia e le norme tecniche del piano regolatore escludono che se ne possa realizzare una. Al summit di oggi pomeriggio per decidere il sito dove bisognerà aprire la nuova discarica, che permetterà a Malagrotta di chiudere, rimbalzerà dunque il nome di Allumiere. E, in seconda battuta, Riano, sulla Flaminia. Contro la discarica ad Allumiere ed in generale in provincia, si scaglia l´assessore provinciale all´Ambiente Michele Civita. «La regione – spiega – è stata divisa in Ato, ambiti territoriali omogenei, ognuno dei quali deve essere indipendente sul piano rifiuti e dotato di una propria discarica. L´Ato di Roma comprende la capitale, Fiumicino e Ciampino. È in questi comuni che va individuata la nuova discarica». «Una follia – protesta Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio – una politica di questo tipo significa non voler puntare sul porta a porta e sulla raccolta differenziata». “Ma ormai – scrive Repubblica – Ama e Campidoglio puntano all´incenerimento, come ben risulta dal piano industriale che prevede, accanto a quello di Albano, un secondo gassificatore, interamente pubblico. Il sito di Allumiere individuato per la discarica si trova all´interno di un´area militare e, secondo l´Ama, sarebbe anche facile da acquisire perché è in atto un processo di dismissione delle aree militari. Il  sistema, peraltro, affascina molto l´amministratore delegato Franco Panzironi. In una recente intervista a Repubblica, l´ad ha infatti anticipato la sua intenzione a realizzare non una semplice discarica, ma un centro di smaltimento, dove i rifiuti possano essere separati e anche bruciati. Nel comune di Roma, aveva spiegato Panzironi, non esistono più aree disponibili, sono tutte vincolate. In provincia, invece, abbiamo individuato siti che non fanno male a nessuno».