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    Politica
    2 Novembre 2011
    Manuedda sull'Osservatorio Ambientale: Il 2 dicembre il Ministero costituirà quello vero perchè questo non esiste e va commissariato

    CIVITAVECCHIA – È notizia recente il fatto che la mancata rispondenza dell’Osservatorio Ambientale alle prescrizioni VIA – e quindi a tutt’oggi la sua inesistenza – è dichiarata dal Ministero dell’Ambiente [All.1] che per la necessità di “provvedere alla istituzione dell’Osservatorio Ambientale ai sensi del citato decreto VIA 680/2003″ ha indetto una riunione – con una certa urgenza, direi – per il prossimo 2 dicembre”. Questa è una delle tante riflessioni scritte in una nota dal consigliere d’opposizione Alessandro Manuedda all’indomani del convegno che si è tenuto giovedì pomeriggio all’aula Calamatta sulla centrale Enel di Tvn. Secondo l’esponente del sole che ride, il Consorzio per l’Osservatorio Ambientale è stato costituito con l’aggravante della consapevolezza del mancaro rispewtto della prescrizione Via. “Nulle sono le tutte le nomine del Consorzio – scrive Manuedda – prima fra tutte quella del Presidente, Manrico Coleine, così come sono nulli gli organi consortili e nulle le decisioni che impegnano – così come è stato per gli anni scorsi – risorse economiche che dovevano essere destinate ad una struttura mai costituita – ovvero l’Osservatorio previsto dal decreto VIA 680/2003. È opportuno che i comuni si attivino celermente per l’annullamento in autotutela degli atti deliberativi di costituzione e provvedano a sciogliere il “carrozzone”; in tal senso chiederò formalmente al Ministero di commissariare con urgenza il consorzio nelle more della costituzione del vero Osservatorio, al fine di procedere alla stipula del protocollo d’intesa con Arpalazio che consentirà, finalmente, di avere dati ufficiali dalla rete di monitoraggio della qualità dell’aria “. Manuedda ricorda, annunciando un’integrazione all’esposto già presentato alla Procura della Repubblica di Roma il 23 aprile 2008, quanto dichiarato dal sindaco Moscherini in una lettera datata 7 aprile 2008: il primo cittadino una settimana prima di chiudere il nuovo accordo da 40 milioni di eurocon Enel ribadiva che non era necessaria una nuova autorizzazione per la centrale, facendo riferimento all’esistenza dell’Osservatorio Ambientale. “Negava a nome di tutti i civitavecchiesi – scrive il consigliere dei Verdi – senza sapere nemmeno di cosa stesse parlando, la necessità di qualsiasi nuova autorizzazione per la centrale, vantandosi dell’esistenza dell’Osservatorio Ambientale che non è mai esistito, cosa che lui stesso appena insediato aveva pubblicamente riconosciuto”.
    L’esponente dei Verdi ricorda quindi che le leggi in vigore sono sufficienti a garantire l’incolumità e la salute dei cittadine, ribadendo il fatto che la costituzione dell’Osservatorio è definita da una prescrizione, e quindi la sua costituzione deve attenersi pedissequamente a quanto stabilito nelle norme.
    “Continuo a pensare – conclude Manuedda – che un’Amministrazione Comunale che vive grazie ai soldi erogati da un inquinatore, in questo caso l’Enel, non possa esercitare la propria sovranità in materia della tutela di salute e ambiente e questo generi un clima di illegalità diffusa in cui tutti si sentono autorizzati ad emettere veleni o a progettare riconversioni a carbone e rifiuti, come nel recentissimo caso di Tirreno Power a Torrevaldaliga Sud.
    Lo stesso clima e lo stesso silenzio nel quale, il prossimo giorno di Natale, la centrale di Torrevaldaliga Nord festeggerà un anno di esercizio in assenza di autorizzazione. Chissà che Babbo Natale non ci porti un’altra lettera?”