Sport
2 Novembre 2011
Mariotti si congeda in punta di piedi ma con amarezza: "Potevamo farcela"

CALCIOCIVITAVECCHIA – Era arrivato con proclami pomposi, se ne va in punta di piedi. E’ durata 50 giorni esatti l’avventura di Marco Mariotti sulla panchina del Civitavecchia. Un mese e mezzo durante il quale il tecnico ha fatto parlare di sè più per le sue dichiarazioni che per i risultati, visto che la squadra nelle sei partite della sua gestione ha racimolato appena 2 punti restando restando in terz’ultima posizione. Schietto e pungente, Mariotti è risultato antipatico per la prosopea da ‘‘special one de noantri’’. Nelle ultime apparizioni la squadra appariva in crescita, ma i risultati gli davano torto anche alla luce di una rivoluzione dell’organico, coincisa con il suo avvento. «Non sono arrivati proprio tutti i giocatori che avevo richiesto – specifica il tecnico – e forse il mio errore è stato proprio quello di avallare queste situazioni». Mariotti nel congedarsi non ha però alcuna voglia di far polemica. «Dispiace – si limita a dire – lasciare il lavoro a metà anche perchè ero convinto che avrei salvato il Civitavecchia. Ringrazio la società, la squadra e la città: l’eperienza è stata comunque significante. Sono un allenatore, conosco le regole non scritte di questo mestiere, e sono bene che alla fine è sempre il tecnico a pagar per tutti».
Particolare il fatto che mentre Mariotti ha in pratica ‘‘tagliato’’ gli uomini di fiducia di Caputo, quest’ultimo dovrà lavorare con i giocatori scelti da chi ha preso il suo posto in questo mese e mezzo. Uno stimolo in più per il tecnico civitavecchiese che aveva costruito i suoi successi in nerazzurro con il suo gruppo storico ed ora dovrà compiere la missione salvezza, conquistando la fiducia di parecchi giocatori che non conosce.