CIVITAVECCHIA – Stabilite le modalità e i tempi da rispettare nello svolgimento delle operazioni di delocalizzazione a terra, presso il molo San Teofanio, di circa 120 imbarcazioni finora ormeggiate nello specchio d’acqua protetto dalla scogliera ‘‘La Mattonara’’. Si partirà domani, dopo la sottoscrizione di un documento condiviso da parte del Comune, dell’Autorità portuale e delle associazioni interessate. Il delegato del Pincio, Andrea Pierfederici, a tutela dei diportisti ha espressamente richiesto alle autorità preposte di stipulare, una volta messe a secco le imbarcazioni, un protocollo d’intesa tra le parti interessate, coinvolgendo ovviamente la società realizzatrice del progetto per il nuovo approdo, in maniera da poter dare garanzie sul futuro del diportismo locale. Richiesta infatti una sorta di servizio di alloggio delle imbarcazioni messe a terra tramite una gru posta sulla banchina, in modo da rendere possibile seppure in maniera limitata l’utilizzo dei natanti da parte dei diretti interessati. «Tutto questo avviene con la pesante prospettiva di vedere ulteriormente allungati i tempo dell’iter burocratico per la realizzazione del nuovo approdo alla Frasca – ha dichiarato Pierfederici – progetto che rappresenta senza dubbio l’unica reale risposta per la risoluzione dei problemi». Le richieste di osservazioni al progetto da parte dell’opposizione, avrebbe infatti rallentato l’iter che punterebbe ad una veloce convocazione della conferenza dei servizi «sottolineo la gravità del fatto che circa 450 unità da diporto saranno messe a terra nel giro di pochi mesi – ha concluso il delegato al Mare – provocando un danno enorme all’indotto legato al mondo della nautica. Per questo motivo spero che le fazioni politiche convergeranno al più presto seguendo un filo conduttore comune che garantisca la celerità di realizzazione del progetto del nuovo porticciolo della Frasca».